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    Milanmania: tifiamo per la squadra di Gattuso, non per i cinesi o per Elliott

    Milanmania: tifiamo per la squadra di Gattuso, non per i cinesi o per Elliott

    • Carlo Pellegatti
    Pronti a tuffarsi nei 60 giorni più complicati, affascinanti, decisivi della stagione? Sì! Pronti a giocarsi tutto in Coppa Italia, in Europa League? Sì! Pronti a una doverosa scalata della classifica oggi poco dignitosa? Sì! La risposta deve essere positiva. Per forza! Dopo un cambio di allenatore, di schema, di uomini in campo, i tifosi del Milan si augurano che finalmente la squadra, con un assetto tecnico-tattico definito e chiaro, possa trovare quella continuità sia nel lungo periodo che nei novanta minuti. Riguardo a quest'ultimo punto, si sono notati evidenti progressi. 

    Gattuso sta lavorando in modo intelligente, cercando di aiutare a ritrovare la migliore condizione, mentale e fisica, quei giocatori apparsi in difficoltà nei primi mesi della stagione. Ovvio il riferimento a Biglia, Calhanoglu e André Silva. Senza il loro apporto, il compito dei rossoneri appare complicato, perché impegnati nelle tre manifestazioni, in pratica ogni tre giorni. 
    Il primo ostacolo si chiama Cagliari, squadra al massimo della forma, come ha mostrato nella sfortunata partita contro la Juventus. I sardi sono apparsi veloci, grintosi, tecnicamente validi. Solo uno dei più forti e determinati Milan della stagione può superare indenne la trasferta sull'isola. 

    Non saranno mesi fondamentali solo in campo, ma anche sui tavoli di Casa Milan. O Marco Fassone troverà entro fine marzo, al massimo a metà aprile, il fondo o la banca per rifinanziare il debito Elliott, oppure gli americani diventeranno a ottobre i nuovi padroni del Milan. Il dirigente rossonero dovrà poi affrontare il pesante problema del confronto con l'Uefa, fissato nei primi giorni della primavera. Io non tifo né per i cinesi, né per Elliott: io tifo solo per il Milan. Mi auguro dunque che presto tutto venga chiarito, anche se, dopo il comunicato forte e sorprendente vista la tradizionale riservatezza del gruppo di Li Yonghong, mi immagino un presidente ben intenzionato a non mollare il progetto. 

    Intanto concentriamoci alla trasferta di domenica, dura e impegnativa. Partire per il viaggio, fino al 18 marzo, lungo 15 partite in caso di vittoria contro il Ludogorets, con un risultato positivo aiuterebbe il morale del gruppo. Perché, si sa, la vittoria a Cagliari sarebbe come il denaro. Non darà la felicità, ma renderà meno nervosi. Chiudo consigliando agli appassionati milanisti che mi seguono su queste righe un bellissimo libro che emoziona e diverte. Me lo sono gustato. Si intitola "Facce da Milan!". Speriamo che siano allegre e sorridenti alle 20 di domenica sera. 
     

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