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Milanmania: se i cinesi ripartono da Albertini o Maldini, è un bell'inizio
Oggi che le fondamenta appaiono comunque più solide, atleti che hanno contribuito ai trionfi e all'immagine del Milan, uomini onesti, leali, disinteressati, padri di famiglia impeccabili, devono sicuramente avere un posto al fianco degli stranieri. Non è importante che tra loro il solo Albertini abbia un curriculum con gavetta manageriale: le persone intelligenti possono fare esperienza e anche sbagliare, perché quello che possono dare in termini di credibilità e affidabilità sarebbe sufficiente anche solo attraverso un caffè a Milanello, un salto al Portello, una poltroncina in tribuna. Imparando un mestiere nel frattempo difendendo ancora i colori di una maglia, come una volta. Se veramente queste sono le intenzioni dei cinesi vanno sostenute e incoraggiate, anche perché dimostrerebbero la volontà di chiudere con un certo passato, sposandone un altro più rassicurante guardando al futuro.