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    Milanmania: Niang, non perdere di vista il neurone. Montella salvagente

    Milanmania: Niang, non perdere di vista il neurone. Montella salvagente

    • Luca Serafini
    Dopo una sconfitta come quella di Napoli, Montella dovrà analizzare a fondo gli errori e lavorare parecchio su di essi, alcuni dei quali reiterati rispetto al debutto con il Torino. Avrà però anche alcune indicazioni positive e confortanti cui aggrapparsi per sperare che la stagione sia sostanzialmente diversa rispetto alle ultime che il Milan ha alle spalle. Partiamo da queste ultime: la squadra in evidenti difficoltà tecniche al cospetto di un avversario superiore, non ha mai dato la sensazione di sentirsi in soggezione provando ad affrontarlo a viso aperto. Ha creato anche nei momenti di maggiore affanno, ha tenuto la testa alta e lottato sui palloni pur con limiti evidenti, ha reagito al doppio svantaggio aggredendo gli uomini di Sarri con i quali sostanzialmente in 11 contro 11 è rimasto in piedi con orgoglio. Un quadro estremamente diverso rispetto a quanto recentemente apparteneva ai rossoneri. Ha mostrato le potenzialità di alcuni protagonisti, in particolare gli autori dei gol Niang e Suso

    I difetti invece sono e restano i soliti conosciuti: scarsa consistenza difensiva (6 gol subiti in 2 partite), poco filtro e costruzione intermittente a centrocampo, qualità generalmente modesta. Per di più contro l'arbitro più permaloso e tra i meno coerenti della serie A, Kucka è caduto in trappola da novellino e Niang ha perso di vista per un attimo il neurone ben controllato fino a quel momento

    Che il Milan, indebolito rispetto alla passata stagione, non fosse all'altezza delle più forti non era un mistero e il campo lo sta confermando, ma che con un atteggiamento diverso il suo rendimento e la sua posizione finale possano essere decisamente più dignitose, questo in 180' è emerso chiaro e il merito al momento non è che di Montella

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