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Milanmania: rivoluzione in attacco, ma senza Giroud sarà dura! Camarda, occhio al Manchester United
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E' ed è stato un giocatore troppo importante per questa squadra. Arrivato in sordina, tra lo scetticismo di tanti, si è subito preso il Milan con tanti gol, molti di questi davvero importanti. La sua firma è stata fondamentale nello scudetto, col famoso 'Si è girato Giroud'.
Quest'anno sta facendo una stagione in termini realizzativi straordinaria, considerata poi l'età: 12 gol e 8 assist solo in campionato, alla bellezza di 37 anni e mezzo. A fine marzo ha già partecipato a 20 reti in Serie A: rendimento notevole. Mi spaventa e non poco il suo probabile addio a fine stagione, anche per la serie 'Sai quello che lasci, non sai quello che trovi'.
Perdere Giroud significa andare incontro a un punto di domanda. Il Milan l'attaccante forte e giovane lo avrebbe dovuto comprare indipendentemente dal futuro del francese. Ma senza Olivier le cose cambiano, anche per la punta che arriverà.
Non avrà alle sue spalle un compagno in grado di aiutarlo e di permettergli di inserirsi con calma: al nuovo numero 9 si chiederà tutto e subito, con una pressione incredibile.
Poi, i 12 gol e gli 8 assist (a oggi, vedremo a stagione conclusa) non sarà per niente facile rimpiazzarli adeguatamente. Ecco perché la mission di rivoluzionare l'attacco è affascinante da un punto di vista, ma dall'altro per niente facile e parecchio rischiosa.
A proposito di centravanti, c'è poi il tema Camarda, e qui risuona un altro allarme. Mi risulta un'offerta economicamente molto importante del Manchester United e rapporti molto freddi sull'asse Ibrahimovic-Riso (manager del ragazzo). Qui non resta che sperare, sperare che la famiglia capisca che cosa è meglio per il suo ragazzo. E qui sfido chiunque a sostenere una tesi diversa: per la crescita umana, tecnica e sportiva di Camarda, non esiste soluzione migliore rispetto alla permanenza al Milan. Se va altrove è chiaramente per un discorso economico: già il sol pensiero fa venire la pelle d'oca, considerata l'età del giocatore. La speranza è che finisca tutto bene, altrimenti sarebbe una sconfitta per tutti: per il Club, che perderebbe un potenziale campione futuro, per il suo entourage e pure per la famiglia di Francesco.