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    Milanmania: rinnovo Kessie, per avere una squadra forte gli ingaggi devono salire. A Maldini consiglio Muani

    Milanmania: rinnovo Kessie, per avere una squadra forte gli ingaggi devono salire. A Maldini consiglio Muani

    • Carlo Pellegatti
    Priorità assoluta, il rinnovo di Frank Kessie. L’epilogo della trattativa con Calhanoglu, riguardante il prolungamento del suo contratto, è stato certamente inaspettato per i dirigenti del Milan, che sono rimasti sorpresi per il suo passaggio all’Inter. Non è certo positivo per le casse di una società perdere un giocatore a zero. Se poi sono due e uno di questi addirittura passa alla rivale storica, beh è francamente troppo. La tendenza va cambiata per una questione di immagine, oltre che per il mero aspetto finanziario. Queste le ragioni che portano la trattativa con Kessie un fattore che vada oltre il semplice accordo con un giocatore della rosa. I dirigenti devono dare un segnale forte, autorevole e perentorio. Il primo incontro tra le parti viene raccontato come totalmente negativo per l’ampia forbice tra domanda e offerta. Il Milan avrebbe offerto 3,5 milioni, comunque più che il 50% del vecchio ingaggio, contro una richiesta che oscillerebbe tra i 5 e i 6 milioni. Qualcuno però mormora che potrebbe essere anche maggiore.

    I plenipotenziari del mercato rossonero non sembrano avere molte soluzioni. Certamente quella di negoziare al ribasso le richieste dell’ivoriano, sempre consci però che la questione debba chiudersi entro la metà di luglio per cominciare così la stagione con la certezza, per il gruppo e per i tifosi, di avere uno dei leader tecnici della squadra anche per i prossimi anni. Senza possibili turbolenze, senza  fatali  esitazioni. 

    Sembra ineluttabile che con la crescita del livello della squadra, con il ritorno ai tradizionali livelli di competitività, debba salire anche il monte ingaggi, pur bilanciato da una campagna di rafforzamento sempre ispirata da acquisti intelligenti, ben ponderati e compatibili con il momento storico del calcio. Ingaggi bassi e squadra forte comunque appare un evidente  ossimoro. L’altra questione pressante riguarda Sandro Tonali, trattativa che qualcuno annuncia in dirittura di arrivo. I dirigenti di Casa Milan credono nel giovane centrocampista, che comunque è atteso da quel salto di qualità, che giustifichi l’alto investimento. Sarà un mercato molto lungo, dove la pazienza sarà determinante per arrivare a colmare quelle lacune ,che possono essere identificate ora nei due difensori di fascia, alternativi a Theo Hernandez e Calabria. Nel quinto centrocampista, favorito Bakayoko. Nell’attaccante di fascia destra, ma nessun nome è stato accostato al Milan. Fondamentale per gli schemi di Stefano Pioli l’arrivo di un numero 10, che concili corsa e qualità.  Infine  bisogna  lavorare  sulle due punte da affiancare a Ibrahimovic. Una dovrebbe essere Giroud, mentre per l’altra mi piacerebbe che Maldini e Massara seguissero quel Kolo Muani, giovane attaccante del Nantes, dal fisico possente e dal buon fiuto del gol.

    Gigio Donnarumma. Bollettino del 25 giugno. Molti ben informati erano sicuri che avesse lasciato il Milan, perché  forte di un accordo  con un altro Club, anzi addirittura avesse già firmato. Forse il Barcellona, ma non lo ha mai acquistato. Forse la Juventus, ma non lo ha mai acquistato. Forse  il PSG, che finalmente lo ha sottoposto alle visite mediche. Sono passate cinque settimane dalla fine del campionato, eppure non si hanno ancora notizie di firme nemmeno da Parigi. Ne parleremo quando verrà diffuso un comunicato ufficiale.  Aggiornamenti al prossimo bollettino del 2 luglio. 

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