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Milanmania: ricomprate Saponara!
Il Milan cerca un trequartista in grado di trasformare quella che oggi è una squadra molto volenterosa ma tecnicamente limitata in una capace di giocarsela alla pari col folto gruppo delle concorrenti per un piazzamento nella prossima Champions League, dalla Fiorentina all'Inter, passando per la Juventus. Il nome del palermitano Franco Vazquez tanto evocato in questi giorni ed effettivamente sul taccuino di Adriano Galliani ed è oggetto di continui contatti col presidente del Palermo Zamparini, che ha fatto il prezzo.
VAZQUEZ NON BASTA - Decisamente fuori mercato la valutazione tra i 25 e i 30 milioni di euro del vulcanico proprietario, ma è pur vero che se l'obiettivo obbligatorio fissato dal Milan per poter continuare a pensare in maniera ambiziosa in futura è il ritorno immediato nella principale competizione europea, la proprietà è chiamata a dare un ulteriore messaggio dopo gli oltre 80 milioni di euro investiti la scorsa estate. Quello che è stato fatto tra luglio e agosto non è stato sufficiente e i rossoneri hanno bisogno di un ulteriore innesto di qualità per fare il salto di qualità. E con tutto il rispetto e l'ammirazione per le doti tecniche di Vazquez, non può essere lui l'elemento della svolta.
RIMPIANTO SAPONARA - Il sogno di vedere un giorno vestire questa maglia un giocatore come il madridista Isco, un trequartista di talento e dinamismo forse non abbastanza apprezzato dall'esigente pubblico del Real, è destinato a rimanere tale. E allora si persegua pure la linea dell'italianità e del rinnovamento della rosa attraverso giocatori di talento e di prospettiva. In un campionato in cui il "10 classico" è impiegato da sempre meno squadre, il migliore è per distacco uno dei più grandi rimpianti di mercato recenti del Milan, quel Saponara rifiorito a Empoli e promesso sposo della Juventus. Una beffa che si aggiunge alla beffa di averlo venduto per soli 4 milioni di euro dopo averlo trattato come uno dei tanti e non averne intravisto le reali potenzialità e senza nemmeno avere l'accortezza di porre una clausola di recompra per poter tornare sull'errore commesso.
LA PROVOCAZIONE - Non passa giorno nel quale l'Empoli non ribadisca l'incedibilità del ragazzo a gennaio, ma se il Milan decidesse di far saltare il banco offrendo una cifra intorno ai 20 milioni di euro, questa posizione resterebbe irremovibile? In fondo, che male ci sarebbe ad ammettere di aver fatto una valutazione clamorosamente superficiale su un ragazzo che aveva semplicemente bisogno di fiducia e di vedersi costruita attorno una squadra della quale lui fosse l'elemento in grado di accendere improvvisamente la luce? La provocazione è lanciata, 20 milioni o quello che serve per Saponara e il Milan se la gioca per il terzo posto. E voi ci state?
VAZQUEZ NON BASTA - Decisamente fuori mercato la valutazione tra i 25 e i 30 milioni di euro del vulcanico proprietario, ma è pur vero che se l'obiettivo obbligatorio fissato dal Milan per poter continuare a pensare in maniera ambiziosa in futura è il ritorno immediato nella principale competizione europea, la proprietà è chiamata a dare un ulteriore messaggio dopo gli oltre 80 milioni di euro investiti la scorsa estate. Quello che è stato fatto tra luglio e agosto non è stato sufficiente e i rossoneri hanno bisogno di un ulteriore innesto di qualità per fare il salto di qualità. E con tutto il rispetto e l'ammirazione per le doti tecniche di Vazquez, non può essere lui l'elemento della svolta.
RIMPIANTO SAPONARA - Il sogno di vedere un giorno vestire questa maglia un giocatore come il madridista Isco, un trequartista di talento e dinamismo forse non abbastanza apprezzato dall'esigente pubblico del Real, è destinato a rimanere tale. E allora si persegua pure la linea dell'italianità e del rinnovamento della rosa attraverso giocatori di talento e di prospettiva. In un campionato in cui il "10 classico" è impiegato da sempre meno squadre, il migliore è per distacco uno dei più grandi rimpianti di mercato recenti del Milan, quel Saponara rifiorito a Empoli e promesso sposo della Juventus. Una beffa che si aggiunge alla beffa di averlo venduto per soli 4 milioni di euro dopo averlo trattato come uno dei tanti e non averne intravisto le reali potenzialità e senza nemmeno avere l'accortezza di porre una clausola di recompra per poter tornare sull'errore commesso.
LA PROVOCAZIONE - Non passa giorno nel quale l'Empoli non ribadisca l'incedibilità del ragazzo a gennaio, ma se il Milan decidesse di far saltare il banco offrendo una cifra intorno ai 20 milioni di euro, questa posizione resterebbe irremovibile? In fondo, che male ci sarebbe ad ammettere di aver fatto una valutazione clamorosamente superficiale su un ragazzo che aveva semplicemente bisogno di fiducia e di vedersi costruita attorno una squadra della quale lui fosse l'elemento in grado di accendere improvvisamente la luce? La provocazione è lanciata, 20 milioni o quello che serve per Saponara e il Milan se la gioca per il terzo posto. E voi ci state?