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Milanmania: Origi, è il momento della svolta. Adesso o mai più
C'era un tempo non molto lontano la maledizione del numero 9. Oggi invece con quella maglia segna sempre lui. Il gol di Olivier Giroud è di una bellezza stratosferica: la realizzazione è da copertina dell'album delle figurine. Per lui a 36 anni siamo già a 9 gol e 4 assist, per una media di una rete ogni 124 minuti. Rendimento pazzesco. Peccato non abbia qualche anno in meno. Ma teniamolo stretto: rinnoverà il suo contratto a breve. Il fatto che si sia tolto la maglia fa capire che, seppur non più giovanissimo, viva ancora di emozioni: io lo perdono, anzi in qualche modo lo comprendo anche.
Il rovescio della medaglia invece si chiama Origi, che stenta a decollare. Dopo 12 presenze, per un totale di 408 minuti, il solo gol col Monza più un assist non bastano. Poco, poco, poco. Uno dalla sua esperienza e dal suo alto profilo europeo deve fare molto di più, a partire da martedì, sempre che non gli venga preferito Rebic in assenza di Giroud. Il belga deve cambiare marcia e deve farlo subito.
Chiudo con una domanda. Cosa aspettiamo a rinnovare il contratto di Bennacer? Giocatore fondamentale, forse l'unico davvero insostituibile in questa squadra. Cosa aspettiamo?