Milanmania: Montella rinnova, ma la comunicazione è troppo 'free'
Strana, molto strana invece, la modalità con cui si è deciso di ufficializzare la firma sul rinnovo. Per chi era abituato ad annunciare Ronaldinho davanti a tutto San Siro con tanto di fuochi d'artificio, vedere un "video bulgaro" come quello dell'altro giorno, è davvero sconfortante. Per carità, l'idea di renderlo fruibile direttamente ai tifosi sui social è lodevole e moderna (anche se incomprensibile quando hai una tv di proprietà proprio per queste occasioni), ma la qualità audio-video e soprattutto l'attesa creata pari a zero non sono da Milan. Se non si voleva prendere a esempio la passata gestione, bastava copiare quanto fatto da Ibrahimovic un anno fa, quando ha incollato migliaia di fan e curiosi sul propria pagina Facebook con speranza di svelare il nome della prossima squadra, per poi presentare invece le sue nuove mutande. Un errore questo di forma e non di sostanza sia chiaro, ma in questo momento spesso i piani si sovrappongono, soprattutto per una società che ancora deve accreditarsi agli occhi di tifosi e addetti ai lavori.
La speranza è che almeno in tema di mercato ci si soffermi sulla sostanza. L'inizio è certamente incoraggiante con giocatori di sicuro affidamento come Musacchio e Biglia. La famosa spina dorsale tanto cara a Capello sta finalmente prendendo corpo. Tutto dipenderà, però, dall'attaccante. Dopo aver fatto passare il messaggio che arriverà uno del calibro di Aubameyang, Morata o Belotti, qualsiasi altro nome di una categoria inferiore verrà vissuto come un ripiego, e a quel punto anche una presentazione da "vecchio Milan" non basterà più per addolcire la pillola.