Milanmania: Montella è super, ma Bacca è insopportabile
Luca Serafini
Può darsi che il modulo non lo aiuti, perché gli esterni non lo cercano e - soprattutto - non lo trovano, ma Carlos Bacca non tiene una palla, non dà profondità e non riesce più nemmeno ad andare via in velocità. Può darsi che invece si abbia ragione noi sul fatto che quando il Milan gioca in trincea o è costretto a farlo, porti a casa il risultato e comunque gli riesca più spesso rispetto a quando invece prova a fare la partita. Può anche darsi, infine, che alcune sue fissazioni come alcuni suoi cambi siano sbagliati e/o tardivi, sebbene non sia stato certamente questo il caso della partita con la Fiorentina. In qualsiasi caso Vincenzo Montella ha ridato a questo Milan la dignità di una squadra capace di lottare e di soffrire, sradicando con pacatezza per poi buttare in campo la personalità di alcuni suoi protagonisti rimasta sotto traccia in questi anni. Al punto da dubitare che ne avesse una. Non ci si può aspettare comunque qualità. Fossimo i misteriosi cinesi, in questo senso non sapremmo onestamente da quale parte cominciare a giugno per ricostruire anche la competitività di questa squadra. Sebbene sia evidente che a centrocampo urge un'iniezione corposa di talento, l'attacco è da rifare nei titolari come nelle riserve e almeno un ritocco sostanzioso sarebbe utile anche in difesa. Ciò che esiste oggi basta a malapena per restare agganciati al carro. Quel che è certo, è che di più e di meglio con questa rosa non si può fare. E che di più questa rosa non può dare. Se ha raggiunto il massimo, lo deve al suo allenatore. Dovrebbe impedire i rinvii di piede di Donnarumma, i lanci di Paletta, il letargo intermittente di 2 centrocampisti su 3, l'eremitaggio del centravanti, ma con una squadra ora anche penalizzata da assenze numerose e pesanti, mettere insieme un trofeo e una classifica così invitante per un'Europa che manca da troppo tempo, sia pure di scorta, per Montella vale davvero uno scudetto. Siamo solo a febbraio, ma tanto basta. Ora attendiamo la conclusione del più misterioso closing internazionale mai visto: purché significhi il closing di un crepuscolo infinitamente frustrante per un'epopea così gloriosa, accettiamo per qualche giorno ancora bugie, teoremi, indiscrezioni più o meno infondate. Tra poco infatti anche il nuovo re sarà nudo, ma finalmente potranno vederlo tutti.