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    Milanmania: meglio o peggio dell'anno scorso? Maldini si gioca tutto su due colpi. Calhanoglu non un fenomeno

    Milanmania: meglio o peggio dell'anno scorso? Maldini si gioca tutto su due colpi. Calhanoglu non un fenomeno

    • Carlo Pellegatti
    Già mi annoia il ritornello se, nonostante i 60 milioni spesi, sia un Milan migliore o peggiore della scorsa stagione. Argomento che non esiste perché oggi non è il giorno della fine del mercato! Solo al termine della campagna di rafforzamento, potremmo trarre conclusioni e trinciare giudizi, ma intanto parliamo di una squadra dalla chiara identità di gioco, dall’eccellente spirito che ha permesso di superare i momenti più complicati della scorsa stagione e di un gruppo propositivo che si diverte e diverte.

    Veniamo a una disamina più approfondita. Il reparto centrale della difesa ha perso Musacchio e Duarte, acquisendo Tomori. Peggiorato o migliorato? Sulle fasce, in attesa dell’alternativa a Calabria, Stefano Pioli può schierare, a sinistra, non un giocatore adattato come Dalot, ma uno specialista della fascia. Meglio o peggio? Sul piatto della bilancia, dobbiamo però mettere e considerare la perdita di Donnarumma. Sulla carta Mike Maignan, considerato il miglior portiere di Francia dopo Hugo Lloris,  sembra il valido sostituto però di un portiere giustamente considerato fra i migliori al mondo. Questo ruolo rappresenta certo una incognita. Il campo darà il giudizio definitivo sul nuovo numero uno e sul reparto arretrato, che comunque appare rinforzato.

    Al centrocampo è stato aggiunto Pobega, ma verrà acquistato un altro rinforzo se il giovane Tommaso non risponderà alle esigenze del tecnico milanista. Le premesse però appaiono positive e potrebbe rappresentare la grande sorpresa della stagione, con Bakayoko sempre fra i possibili nuovi milanisti. Non mi sembra comunque certo un reparto indebolito.

    In attacco il Milan di un anno fa, doveva sostituire, come punta centrale, Ibrahimovic e Rebic con i giovani Colombo o Maldini. Oggi può inserire Olivier Giroud e, probabilmente, una giovane punta che comunque non sarà Kaio Jorge. Il gruppo delle punte centrali è dunque nettamente più forte. 

    Arriviamo ai due ruoli, che permetteranno al Milan il salto di qualità sperato dai tifosi milanisti, il trequartista innanzitutto e il giocatore di fascia destra. Per quest’ultima posizione, è riemersa la candidatura di Ilicic, che si concretizzerà solo a fine mercato se l’Atalanta lo cedesse in prestito o a un prezzo vantaggioso per le casse rossonere. Nessuno discute la qualità dello sloveno, ma l’età è un freno al suo arrivo a Milano.

    Stefano Pioli deve però trovare un giocatore bravo a svolgere i compiti di Calhanoglu. Non certo un fuoriclasse, ma un centrocampista adatto a legare il centrocampo e la fase offensiva, funzionale per gli schemi studiati dal tecnico parmigiano. Quindi la nuova pedina non deve essere troppo rifinitore né troppo mezzala, una figura non facile da reperire sul mercato ai costi voluti da “Casa Milan". Il sogno proibito ora, ma magari meno a fine agosto, è certamente Hakim Ziyech , negozio Chelsea, che può occupare due ruoli, quello appunto di trequartista ma anche abile sulla fascia destra. Ogni giudizio deve essere dunque rimandato a fine agosto, soprattutto dopo aver esaminato come i dirigenti abbiano colmato le lacune nei due ruoli appena citati. Oggi sono solo parole al vento caldo di scirocco di questo fine luglio! 

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