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    Milanmania: la stoffa, il sarto e il 'bel giuoco', addio al glorioso Berlusconi. Ora il Milan gli dedichi lo stadio

    Milanmania: la stoffa, il sarto e il 'bel giuoco', addio al glorioso Berlusconi. Ora il Milan gli dedichi lo stadio

    • Andrea Longoni
    Avremmo voluto parlare della rivoluzione societaria e del calciomercato, ma purtroppo la notizia della morte di Silvio Berlusconi ovviamente ha cambiato la scaletta. Notizia tremenda, anche se aveva 86 anni, anche se avremmo dovuto essere pronti per via della malattia che recentemente era diventata di dominio pubblico. Evento che sconvolge e che fa scendere la lacrimuccia ripensando a tutto quello che ha fatto per il Milan. Il presidente più glorioso del nostro Club, il presidente più vincente della storia del calcio. 31 anni e 29 trofei: numeri che fanno venire i brividi. 8 scudetti, una Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 tra Coppe Campioni e Champions League, 2 Intercontinentali, 5 Supercoppe Uefa, un Mondiale per Club.




    Una buona parte della sala dei trofei di Casa Milan porta la firma di Silvio Berlusconi, il Presidente per eccellenza. Colui che ha rivoluzionato il calcio e il calciomercato: permetteva di tenere in panchina un Pallone d'Oro come Papin. Ha portato i 3 olandesi, ha fatto diventare allenatori tra i migliori al mondo figure fino a quel momento non accreditate nel mondo del calcio. Oggi batte forte il cuore. Anche se ha lasciato il Milan non in buone mani, il bilancio è clamorosamente positivo. Presidente che voleva vincere in Italia, in Europa e nel mondo attraverso il 'bel giuoco', perchè questo era il mezzo per poter battere l'avversario. Celebri i suoi consigli più o meno velati ai vari tecnici, a  volte incredibilmente giusti, a volte sbagliati. Celebre la metafora della stoffa e del sarto: la prima era la rosa, il secondo il tecnico che non sempre era in grado di lavorarla come si deve. Anche dal mio osservatorio di giornalista, ho sempre avuto a che fare con una persona estremamente disponibile e cordiale, merce davvero rara al giorno d'oggi.

    Alla sua famiglia va un calorosissimo abbraccio, a lui un grazie enorme, gigantesco come la bacheca dei suoi trofei. Spero che il Milan possa intraprendere qualche iniziativa speciale per lui, che avrebbe voluto uno stadio dedicato: ecco, forse questo potrebbe essere il più giusto riconoscimento.
    Grazie di tutto Presidente

     

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