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Milanmania: la stoffa, il sarto e il 'bel giuoco', addio al glorioso Berlusconi. Ora il Milan gli dedichi lo stadio
Una buona parte della sala dei trofei di Casa Milan porta la firma di Silvio Berlusconi, il Presidente per eccellenza. Colui che ha rivoluzionato il calcio e il calciomercato: permetteva di tenere in panchina un Pallone d'Oro come Papin. Ha portato i 3 olandesi, ha fatto diventare allenatori tra i migliori al mondo figure fino a quel momento non accreditate nel mondo del calcio. Oggi batte forte il cuore. Anche se ha lasciato il Milan non in buone mani, il bilancio è clamorosamente positivo. Presidente che voleva vincere in Italia, in Europa e nel mondo attraverso il 'bel giuoco', perchè questo era il mezzo per poter battere l'avversario. Celebri i suoi consigli più o meno velati ai vari tecnici, a volte incredibilmente giusti, a volte sbagliati. Celebre la metafora della stoffa e del sarto: la prima era la rosa, il secondo il tecnico che non sempre era in grado di lavorarla come si deve. Anche dal mio osservatorio di giornalista, ho sempre avuto a che fare con una persona estremamente disponibile e cordiale, merce davvero rara al giorno d'oggi.
Alla sua famiglia va un calorosissimo abbraccio, a lui un grazie enorme, gigantesco come la bacheca dei suoi trofei. Spero che il Milan possa intraprendere qualche iniziativa speciale per lui, che avrebbe voluto uno stadio dedicato: ecco, forse questo potrebbe essere il più giusto riconoscimento.
Grazie di tutto Presidente