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Milanmania: il trasformista Gattuso ha rivalutato l'intera rosa e aspetta Ibra...
Gattuso ha saputo guidare una squadra ricca di assenze, ma soprattutto ricca di nuove presenze. Bakayoko ha visto crescere ancora il suo rendimento. Il giocatore francese, di fianco a Kessiè, è stato bravo nel duplice compito di frangiflutti sulle avanzate dei friulani, sia in quello di alimentare la manovra offensiva, grazie a una corsa poderosa e a una finalmente positiva visione di gioco. Castillejo si sta Deulofeizzando, partita dopo partita, mostrando le sue doti di fantasia, di dribbling, di velocità, che ricordano il suo connazionale oggi al Watford. Lo stesso Borini era il fratello giusto rispetto all’ombra di San Siro, in occasione del match contro il Betis. Una parentesi deve essere dedicata al Capitano, ad Alessio Romagnoli, che regala quattro punti pesanti come un film di Fassbinder. Mercoledì con una colomba venuta dal cielo, in Friuli con un razzo degno della missione Apollo 11, che ha portato i suoi compagni sulla luna.
Tornando a Gattuso, ancora una volta ha mostrato lucidità, attenzione, capacità di adattare la squadra alle situazioni più intricate e difficili, senza mai un accenno di paura. Perde prima Caldara, poi Biglia, Bonaventura, Calabria e Calhanoglu. Durante la partita, Higuain è costretto a uscire. Eppure, come un Arturo Brachetti della panchina, sa cambiare presto la posizione dei giocatori, trasforma, una, due, tre volte, lo schema, usando quello più adatto ai momenti della partita e ai milanisti che entrano in corsa. Un grande comandante, una guida sicura, un punto di riferimento formidabile.
Adesso i rossoneri sono alla vigilia di due partite totalmente differenti. Quella di Siviglia è una tappa fondamentale per proseguire il cammino in Europa League. Il match contro la Juventus diventa un banco di prova, per valutare la crescita del Milan Gattusiano, anche se il tecnico, ovviamente, avrebbe preferito affrontare i bianconeri con un organico più completo.
Intanto molti cominciano a convincersi che le nostre anticipazioni su un clamoroso ritorno di Ibrahimovic possano trasformarsi in splendida realtà a gennaio. Dipende solo dal Milan. Se Leonardo e Maldini alzano il telefono della sua casa di Stoccolma, dove risiede in questi giorni, mentre sta per preparare la presentazione del suo libro “Io sono il Calcio!”, Zlatan è pronto a rispondere, con un sorriso, alla eventuali proposte del Milan. Lo stesso sorriso di tanti tifosi rossoneri!