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  • Milanmania: i no a priori sullo stadio a La Maura sono una sconfitta per tutti

    Milanmania: i no a priori sullo stadio a La Maura sono una sconfitta per tutti

    • Andrea Longoni
    È un weekend importantissimo per il Milan. In chiave campionato: dopo appena un punto nelle ultime 3 gare bisogna tornare a correre, perché il posto Champions non lo regala nessuno. Contro il Napoli, poi, è importante anche in chiave europea: tornare a casa dal Maradona imbattuti (meglio ancora se vincenti) permetterebbe di approcciare il doppio impegno di Champions con più fiducia, togliendo loro anche qualche certezza. 

    Vorrei però affrontare un altro tema, che purtroppo sta diventando sempre più imbarazzante: quello dello stadio a Milano. Parliamo del progetto 'La Maura', con il Milan che viste le difficoltà sul nuovo S. Siro ha trovato una nuova area, ha incontrato le Istituzioni e sta completando un progetto che dovrebbe presentare la prossima settimana. Dall'altra parte però c'è un ostracismo inaccettabile. Si può dire 'no' a un progetto, però prima va preso in mano, visto e analizzato. Invece ci sono 29 consiglieri su 31 del partito di Sala che dicono 'no' a priori. Un rifiuto del genere non si può accettare. Questo atteggiamento è volgare e arrogante. Anche perché nel progetto il Milan vuole valorizzare il verde. Tanti si sono aggrappati al verde, ma evidentemente per molti è solo un pretesto: questo viene strumentalizzato per dire no, finire sui giornali e legittimare la propria presenza nel quadro politico del Comune di Milano. Il club rossonero dei 75 ettari di quell'area vorrebbe occupare solo una piccola percentuale. Vuole valorizzare il verde, probabilmente con un parco (lo scopriremo), e renderlo fruibile. Oggi in quelle zone ci sono sterpaglie e lo spazio è pressoché inutilizzabile dai cittadini.

    Ignorare questi aspetti e mettere i bastoni tra le ruote a priori è inaccettabile per qualsiasi persona dotata di buonsenso, soprattutto se parliamo di Milano, nel 2023. Così non si va da nessuna parte, anzi, così il Milan sarà costretto ad abbandonare Milano: questa sarebbe una sconfitta per tutti, soprattutto per il Comune e per i suoi politici del 'no' a priori.
     

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