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Milanmania: godiamo, con scetticismo
L'aspetto che ci ha finalmente favorevolmente sorpresi è stata la capacità di reagire in una situazione che appariva irrimediabilmente compromessa, così come lo spirito di squadra e la sfrenata esultanza collettiva dopo il 3-3 e ovviamente dopo il gol-vittoria. Sembrerà, a chi non segue da vicino le vicende rossonere, un aspetto banale e magari secondario, invece la maturità nel saper affrontare i (troppi) eventi e momenti negativi degli ultimi anni, oltre a uno spiccato individualismo che ha avuto di recente in Cassano, Menez e Balotelli - autentici fattori destabilizzanti di qualsiasi spogliatoio - gli interpreti più conclamati.
Se questo sia già il frutto del lavoro psicologico di Montella o del ritrovato orgoglio di un gruppo che lo aveva svogliatamente smarrito, è presto per sapere. Oggi in ogni caso i 10 punti nelle ultime 4 partite hanno un dolce sapore favola rispetto agli incubi cui ci avevano costretti. Vanno goduti, sebbene purtroppo a leggere e sentire i tifosi lo scetticismo, la diffidenza, il sospetto appunto che si tratti di illusioni o fuochi di paglia, restano assolutamente dominanti.