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Milanmania: Florenzi aumenta la statura internazionale della rosa, Adli ricorda il primo Vieira rossonero
Ritorno alla premessa. Per i più scettici circa il possibile acquisto del romanista, voglio ricordare che, soprattutto in questa ultima fase del mercato, diventa fondamentale tenere sempre conto delle liste da consegnare alla Uefa. Nessuna Società può avere più di 25 giocatori nella lista A, con almeno due portieri. La lista B è formata da giocatori nati dal primo gennaio 2000, che hanno giocato dall’età di 15 anni per due anni. Otto posti della lista A sono riservati a tesserati cresciuti localmente, cioè quattro nel settore giovanile e quattro cresciuti nella Federazione per tre anni, dai 15 ai 21 anni. Nel Milan di quest’ultimo gruppo, per esempio, c’è Kessie. Se un Club ha meno di otto giocatori, fra federazione e vivaio, il numero massimo di giocatori della lista A viene ridotto. Per questo motivo, ceduto Caldara, in uscita Conti, il Milan oggi ha solo tre “locali”: Romagnoli, Kessie e Tonali. Importante dunque e preferibile si arrivi a chiudere con Florenzi, piuttosto che con Dalot o un altro straniero. Già il Club milanista ha il problema di avere solo due ragazzi del settore giovanile, dopo la scontata cessione in prestito di Pobega (Cagliari, Sampdoria, Udinese o Torino). Sono Gabbia e Calabria, mentre Maldini e Plizzari sono in lista B. Sarebbe altresì funzionale per quanto riguarda la lista, la cessione di Castillejo, certamente in uscita secondo le intenzioni dei dirigenti rossoneri. Nessuno però si illuda che il Getafe possa acquistarlo con denaro fresco, perché il Club spagnolo non ha il budget di 8 milioni, cifra chiesta da “Casa Milan“. Quindi lontano per ora il suo addio, perché nessuna trattativa è stata ancora intavolata.
Al Milan piace Yacine Adli, come ultimo tassello del centrocampo. Ho visto le partite disputate, nella scorsa stagione, contro Reims, Nantes e Lens, da centrocampista puro nel 5-3-2 e nel 4-4-2. Il francese ricorda il PRIMO, ribadisco il PRIMO, Vieira rossonero, il ragazzo che aveva debuttato ancora molto giovane, non ancora ventenne, nella stagione 1995-1996. Qualcuno lo ricorderà nell’esordio di Bologna, in Coppa Italia. Stessa fisicità, stessa falcata ampia, stesso movimento continuo e buona qualità, anche se il bordelais deve affinare le sue caratteristiche per diventare protagonista in Italia e in Europa. Dopo Florenzi e forse Adli, l’agenda prevede l’arrivo del trequartista, pedina fondamentale per coronare una campagna acquisti già molto positiva per funzionalità, intelligenza e sostenibilità. I nomi sono sempre gli stessi. Forse il sogno Ziyech è più lontano, mentre Vlasic meno lontano. Comunque al quarto piano di Via Aldo Rossi, hanno lavorato, stanno lavorando e lavoreranno per regalare ai tifosi un Milan più forte. Ci stanno riuscendo!!
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