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    Milanmania: El Shaarawy è un caso

    Milanmania: El Shaarawy è un caso

    Chissà in quanti si sono posti questa domanda dopo aver ascoltato le parole di ieri rilasciate da Stephan El Shaarawy ("Sono un po' dispiaciuto per le ultime esclusioni, anche incazzatura. Adesso sto bene, ma stavo bene anche nelle ultime 3 partite..."): dietro questo sfogo c'è il timore che il recupero in extremis di Menez per Verona sia la premessa di un'altra bocciatura? Di sicuro, le parole dell'attaccante rossonero pongono una questione quanto mai attuale per Filippo Inzaghi e per Adriano Galliani: solo due stagioni fa, il Faraone si prendeva sulle spalle un Milan ridotto quasi in zona retrocessione per dare il via alla rimonta che lo avrebbe portato al terzo posto e pareva formare con Balotelli la coppia del futuro della Nazionale.

    PAROLE, PAROLE, PAROLE... - Oggi, dopo un'annata da dimenticare e costellata da una miriade di infortuni che gli hanno fatto perdere anche il Mondiale, El Shaarawy rivendica quella considerazione che sembra esserci solo a parole. Inzaghi ha più volte evidenziato come il 4-3-3 di inizio stagione sia un modulo riproposto esattamente per esaltare le qualità del 22enne di Savona, eppure il problema alla caviglia accusato dopo il promettente esordio in campionato con la Lazio pare essere diventato il pretesto per rimetterlo ai margini. Prima l'esplosione di Bonaventura proprio nel suo ruolo e successivamente l'ingresso "scomodo" di Torres, che ha imposto in alcune gare il passaggio al 4-2-3-1, hanno finito per rimettere in discussione le gerarchie del reparto offensivo.

    SARA' ADDIO? - Tra ragioni di natura tattica (il 4-3-3 dà più garanzie in termini di equilibrio) e l'impossibilità di escludere giocatori come Honda, Menez e Torres, gli spazi per El Shaarawy sono destinati a restringersi, a meno che non sia proprio il Faraone a rimescolare nuovamente le carte. Con prestazioni sulla falsa riga degli ottimi 20 minuti conclusivi contro il Chievo e con una crescita che gli consenta di rifinire il suo stile di gioco, non più basato solamente sulla velocità nelle ripartenze. Ma anche con l'aiuto di società e tecnico, chiamati a parlare chiaro sul ruolo di El Shaarawy in questo Milan; un patrimonio per il calcio italiano assolutamente da ritrovare e, se fosse necessaria la cessione, sarebbe corretto saperlo subito.

     

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