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Milanmania: due palle da Champions
Inizia a piacere davvero questo nuovo Milan operaio messo in campo da Sinisa Mihajlovic, capace di fermare anche il Napoli con una prestazione tutta sostanza, che mantiene intatte le speranze di agganciare quel terzo posto che cambierebbe clamorosamente le prospettive rossonere in vista della prossima stagione. Non è un Milan bello da vedere quello che concede il 70% del possesso palla agli avversari e si preoccupa principalmente di non far giocare chi si trova di fronte, ma oggi questo passa il convento: con un centrocampo incapace sia di distruggere le iniziative altrui che di fare gioco, sarebbe eccessivamente pretenzioso attendersi di più sotto il profilo estetico.
GRUPPO UNITO - Quello che viene messo in risalto dalle ultime prove fornite dalla banda Mihajlovic è un ritrovato spirito di gruppo e un'organizzazione difensiva che sembravano letteralmente spariti da qualche tempo a questa parte. E' stato un lavoro duro e non semplice quello dell'ex allenatore della Samp, che ha dovuto prima introdurre un nuovo modo di lavorare e di affrontare gli allenamenti (sarà un caso, ma questo Milan è tornato a correre per 90 minuti) e poi inculcare nelle teste dei suoi giocatori che, se anche più con la sciabola che col fioretto, la squadra rossonera può dire la sua e affrontare a testa alta anche e formazioni più attrezzate. Non c'è spazio per i fini dicitori, i Pirlo, i Seedorf, i Rui Costa non abitano più da queste parti e allora ci si esalta per la coppia difensiva che annulla Higuain, di un Abate e di un Kucka di granito, del soldatino Honda e di un Bonaventura che fa quanto basta per lasciare il segno sulla partita.
ORA BISOGNA SVOLTARE - E' un Milan più di lotta che di governo, ma è finalmente un gruppo con la G maiuscola, un blocco compatto che ragiona come tale e in cui non trovano spazio i solisti, quelli che pensano di risolvere da soli le cose. Si stanno gettando delle basi in vista delle prossime stagioni, comunque dovesse andare a finire questa perchè, è bene ripetersi, il terzo posto per il momento resta cosa d'altri per differenza di organico e per meriti acquisiti nel corso del campionato. Ma i prossimi due turni potrebbero ridisegnare ulteriormente la classifica di un torneo avvincente ed equilibrato in ogni sua sfaccettatura. La Fiorentina affronterà nell'ordine il Napoli in casa e la Roma all'Olimpico, mentre il Milan prima ospiterà il Torino e poi farà visita al Sassuolo. Adesso sì che diventa necessario produrre un altro strappo, accelerare bruscamente per accorciare le distanze e mettere pressioni alle concorrenti. Non è un Milan da spellarsi le mani, ma che quanto meno sta tornando a coinvolgere e ad appassionare.
GRUPPO UNITO - Quello che viene messo in risalto dalle ultime prove fornite dalla banda Mihajlovic è un ritrovato spirito di gruppo e un'organizzazione difensiva che sembravano letteralmente spariti da qualche tempo a questa parte. E' stato un lavoro duro e non semplice quello dell'ex allenatore della Samp, che ha dovuto prima introdurre un nuovo modo di lavorare e di affrontare gli allenamenti (sarà un caso, ma questo Milan è tornato a correre per 90 minuti) e poi inculcare nelle teste dei suoi giocatori che, se anche più con la sciabola che col fioretto, la squadra rossonera può dire la sua e affrontare a testa alta anche e formazioni più attrezzate. Non c'è spazio per i fini dicitori, i Pirlo, i Seedorf, i Rui Costa non abitano più da queste parti e allora ci si esalta per la coppia difensiva che annulla Higuain, di un Abate e di un Kucka di granito, del soldatino Honda e di un Bonaventura che fa quanto basta per lasciare il segno sulla partita.
ORA BISOGNA SVOLTARE - E' un Milan più di lotta che di governo, ma è finalmente un gruppo con la G maiuscola, un blocco compatto che ragiona come tale e in cui non trovano spazio i solisti, quelli che pensano di risolvere da soli le cose. Si stanno gettando delle basi in vista delle prossime stagioni, comunque dovesse andare a finire questa perchè, è bene ripetersi, il terzo posto per il momento resta cosa d'altri per differenza di organico e per meriti acquisiti nel corso del campionato. Ma i prossimi due turni potrebbero ridisegnare ulteriormente la classifica di un torneo avvincente ed equilibrato in ogni sua sfaccettatura. La Fiorentina affronterà nell'ordine il Napoli in casa e la Roma all'Olimpico, mentre il Milan prima ospiterà il Torino e poi farà visita al Sassuolo. Adesso sì che diventa necessario produrre un altro strappo, accelerare bruscamente per accorciare le distanze e mettere pressioni alle concorrenti. Non è un Milan da spellarsi le mani, ma che quanto meno sta tornando a coinvolgere e ad appassionare.