Milanmania: da Ibra dipendenti a vera squadra; bravi Allegri e Galliani
Milan, ci siamo. Manca poco e poi la parola Scudetto (e lo stemma sul petto) saranno tuoi. Una cavalcata entusiasmante, anche se spesso si è rischiato. A volte troppo. Cassano che sbaglia almeno quattro palle gol a Brescia, ma anche Robinho-Ibra-Pato, tre marcatori in doppia cifra, qualcosa che nessuno ha in serie A. E poi Abbiati, tornato sui livelli del 1999 e sempre lucido e attento.
Quattro giornate al termine e otto punti di vantaggio sui cugini. Il tutto senza Pirlo e Ambrosini, tornati disponibili solo da poco. Grande merito va dato ad Allegri, che ha trovato i correttivi quando serviva. Certo, la società ci ha messo del suo, soprattutto con gli acquisti di gennaio (Van Bommel, Cassano, Emanuelson) risultati decisivi. Ma il grande merito di Allegri è stato quello di aver trasformato un insieme di calciatori, spesso Ibradipendenti, in una vera squadra. Il Milan senza Ibra ha perso solo contro il Palermo in campionato, un dato che deve far riflettere. Bravo Allegri.