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  • Milanmania: Blasi, Diarra, Boateng sono da Milan?

    Milanmania: Blasi, Diarra, Boateng sono da Milan?

    Il Milan cerca un centrocampista. Preferibilmente di qualità. Lo ha chiesto Allegri, lo richiede una rosa, che lì in mezzo, ha sempre le stesse facce. Un problema? Si, se il rinforzo è di prima fascia. No, se ci accontentiamo di una seconda linea, che costa poco, che può essere un'alternativa ai vari Gattuso, Seedorf o Flamini. Non una prima scelta, per intenderci. La crisi, si sa, ha cambiato le abitudini dalle parti di via Turati che crede, alla lunga, di poter convincere i tifosi a cambiare i sogni.

    E' un mercato atipico, girano pochi soldi e i saldi durano ormai da più di un mese ma quello che stupisce di più è la mancanza di idee, di opzioni, per un Milan che sta perdendo lo smalto degli anni migliori. Bisogna cedere prima di comprare, è il diktat della società. A parole, ma non con i fatti. I contratti degli over 30 vengono spalmati e i giocatori che non vogliono andare via, accontentati. L'anno scorso il Real (sbagliando) mise alla porta Wesley Sneijder, obbligandolo di fatto a lasciare Madrid. Da noi questo non è possibile e il Milan, da buona famiglia (italiana) si tiene in casa gli ultra trentenni. E cerca di capire, coccolare, chi fa i capricci (vedi Ronaldinho) anche se grande e vaccinato.

    Se non entrano soldi, il Milan si può scordare la qualità. Niente Dos Santos, niente Van der Vaart (ma come, Perez non è un amico?). Più facile arrivare a Blasi ("ha fatto bene in tournée negli Usa"), seconda scelta del Napoli, Mamadou Diarra, dimenticato da Mourinho, o Ledesma, ottimo metronomo, ma non il centrocampista dinamico che vuole e serve ad Allegri. Resta Boateng, che ha fatto sì un buon Mondiale, ma è un "bad boy" irruente in campo (chiedere a Ballack) e dal carattere difficile, appena retrocesso con il Portsmouth e che al Tottenham, non ha lasciato un ottimo ricordo.

    Più che aspettarci un grande colpo, dobbiamo sperare di non perdere nessuno. E la mancata presa di posizione della società sull'affaire Thiago Silva non ci può lasciare tranquilli. Se è davvero solo una questione di soldi, è giusto saperlo.

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