Siccome è molto semplice trovare il pelo nell'uovo in una squadra che da tre stagioni a questa parte fa di tutto per alimentare le polemiche e i giudizi severi su se stessa, può capitare che, anche nei rari momenti di serenità, si evidenzino problemi che non esistono o si mettano in discussione anche quei pochi giocatori che stanno dimostrando di valere i soldi spesi per averli. Chiedere per informazioni a Carlos Bacca, pagato i 30 milioni della clausola rescissoria da cui il Siviglia non si è smosso di un centimetro e messo sul banco degli imputati nelle scorse settimane per aver mancato l'appuntamento col gol per quattro partite consecutive. Qualcuno si è azzardato nell'intemerata di giudicarlo giocatore non da Milan (come se questa squadra abbondasse di fuoriclasse), di non essere meritevole di una valutazione di mercato così importante e altre considerazione più o meno centrate che non tenevano conto della clamorosa percentuale realizzativa del colombiano considerando i pochi tiri in porta scagliati a fronte della penuria di rifornimenti da parte della squadra.
Sono bastati due gol consecutivi contro Verona in campionato e Sampdoria in Coppa Italia a ribaltare nuovamente i giudizi e a far gridare al miracolo. Bacca sale così a quota 8 reti stagionali con soli 13 conclusioni all'attivo, una miseria. Basterebbe conoscere le caratteristiche del giocatore per rendersi conto che è il classico finalizzatore da area di rigore, un giocatore che vive per il gol e che finisce dunque per partecipare poco alla manovra, senza che questo gli impedisse di regalare due assist, tra cui quello bellissimo a Niang nella notte di Marassi. Chi contesta Bacca, non conosce Bacca ma, siccome il mondo è bello perchè vario (e anche un po' avariato) non stupitevi se alla prima giornata sottotono tornassero d'attualità certi discorsi, sempre alla ricerca del lato negativo. Per esempio: "Bacca segna, ma non si sacrifica per la squadra", oppure "Bacca è bravo con entrambi i piedi, ma di testa segna proprio poco". Benvenuti nel magico mondo degli "esperti".