Milanmania: Allegri, bene così; avanti col 4-4-2 e Dinho se ne stia in panchina
La gara contro l'Ajax ha offerto un Milan più pimpante e volitivo. Sicuramente, al di là della sfida contro il Lecce, il migliore d'inizio stagione. Certo, si è sofferto e si è sudato, ma in Europa non è mai semplice. Superando le difficoltà della prima mezz'ora, il secondo tempo ha offerto una crescita atletica e una bella presa di coscienza da parte della squadra di Allegri.
Seedorf è rinato, la lontananza da Ronaldinho lo ha responsabilizzato in mezzo al campo e lui ha risposto alla grande. Il Milan è Ibra dipendente (5 gol in 6 gare), inutile negarlo. Ma lo svedese ha ormai preso, nel cuore dei tifosi, il posto che era di Ronaldinho.
Questo non vuol dire che non ci sarà più il 4-3-3, anzi. Magari verrà anche riproposto, ma in questo 4-4-2 a rombo (chiamiamolo così) è chiaro che il trequartista è Seedorf e che è indispensabile Gattuso accanto a Pirlo. La domanda è: chi affianco ad Ibra? Il Robinho di ieri sera mette i brividi, il Ronaldinho delle ultime due settimane anche peggio. Il favorito è ovviamente Pato, con Inzaghi che scalpita.
Ma ora, per Allegri, è arrivato il momento delle scelte difficili, quelle che magari non lo metterà sotto una buona luce con Berlusconi; ma è necessario: Ronaldinho è ancora indispensabile?
