Milanmania: a dicembre è già un quasi fallimento, la vera colpa è aver tenuto Pioli
Ben 4 sconfitte in 15 gare di campionato, mentre in Champions League i ko sono 2 in 5 match disputati. Un totale di 6 sconfitte in 20 partite: tradotto, il Milan perde una gara su 3. Bilancio che segna a oggi un fallimento. Sicuramente in campionato dove non puoi essere fuori da ogni discorso scudetto a inizio Dicembre, se non prima. In Champions il rischio fallimento, vista la classifica, è dietro l'angolo: aspettiamo e poi si valuterà. In ogni caso la stagione è molto deludente, per non dire disastrosa. Il peccato originale non è il calciomercato. Stiamo vedendo segnali positivi anche da Jovic, mentre l'unica vera delusione a oggi, è Chukwueze, l'acquisto più costoso.
Milanmania: a dicembre è già un quasi fallimento, ma il mercato non c'entra. La vera colpa è aver tenuto Pioli Il peccato originale è stato aver confermato in estate Pioli nonostante i molteplici segnali che arrivavano dalla scorsa stagione: aver ignorato la crisi profonda di inizio anno, oltre ai segnali che arrivavano dallo spogliatoio e che Maldini in qualche modo aveva intercettato. Si è deciso di farne una questione di principio, quando invece serviva essere terribilmente pratici e guardare in faccia la realtà. Strada facendo sono arrivate altre crisi ma si è deciso di andare comunque avanti con questa guida tecnica. Il risultato è che il campionato non ci può più dire nulla. Anzi, speriamo di non complicare il discorso terzo o quarto posto: paradossalmente gli unici stimoli potrebbero arrivare in questo caso.
Stupisce che la società sia ferma nelle decisioni, perchè ha sempre deciso di non decidere e di continuare con Pioli, nonostante tutto, per non ammettere evidentemente la propria scelta fallimentare in estate. Stupisce poi il silenzio che accompagna ogni brutta sconfitta: dopo il Borussia nessun dirigente si è presentato ai microfoni, proprio come a Bergamo, dopo un ko dolorosissimo. L'unico che parla è Pioli, che però non dice cose aderenti alla realtà. Sostenere che il 2-2 avrebbe portato tante cose positive o che finchè c'è stato in campo Calabria il Milan è stato bene nelle partita, rappresenta una visione molto discutibile (per usare un eufemismo).
Servirebbe una decisione forte, anche oggi, sarebbe meglio tardi che mai: ma si andrà avanti così anche questa volta. Chi ci rimette è il tifoso del Milan che oggi ha un senso di apatia che è terribilmente doloroso e anche inaccettabile, quando siamo appena a dicembre.
Milanmania: a dicembre è già un quasi fallimento, ma il mercato non c'entra. La vera colpa è aver tenuto Pioli Il peccato originale è stato aver confermato in estate Pioli nonostante i molteplici segnali che arrivavano dalla scorsa stagione: aver ignorato la crisi profonda di inizio anno, oltre ai segnali che arrivavano dallo spogliatoio e che Maldini in qualche modo aveva intercettato. Si è deciso di farne una questione di principio, quando invece serviva essere terribilmente pratici e guardare in faccia la realtà. Strada facendo sono arrivate altre crisi ma si è deciso di andare comunque avanti con questa guida tecnica. Il risultato è che il campionato non ci può più dire nulla. Anzi, speriamo di non complicare il discorso terzo o quarto posto: paradossalmente gli unici stimoli potrebbero arrivare in questo caso.
Stupisce che la società sia ferma nelle decisioni, perchè ha sempre deciso di non decidere e di continuare con Pioli, nonostante tutto, per non ammettere evidentemente la propria scelta fallimentare in estate. Stupisce poi il silenzio che accompagna ogni brutta sconfitta: dopo il Borussia nessun dirigente si è presentato ai microfoni, proprio come a Bergamo, dopo un ko dolorosissimo. L'unico che parla è Pioli, che però non dice cose aderenti alla realtà. Sostenere che il 2-2 avrebbe portato tante cose positive o che finchè c'è stato in campo Calabria il Milan è stato bene nelle partita, rappresenta una visione molto discutibile (per usare un eufemismo).
Servirebbe una decisione forte, anche oggi, sarebbe meglio tardi che mai: ma si andrà avanti così anche questa volta. Chi ci rimette è il tifoso del Milan che oggi ha un senso di apatia che è terribilmente doloroso e anche inaccettabile, quando siamo appena a dicembre.