Milanista contro,| Della Rocca: 'Ma il Palermo...'
Prendete uno che sin da bambino tifa per il Milan. Uno che nella sua stanza aveva appeso il poster di Weah. Uno che come modello aveva Pirlo (prima che passasse alla Juventus). Uno che sabato sera, alla fine della partita, andrà da Seedorf per chiedergli la maglia in ricordo. Con queste premesse Francesco Della Rocca non sembra proprio il più adatto a lanciare la sfida del Palermo al Milan campione d'Italia. Eppure...
'A casa mia siamo tutti milanisti - dice il centrocampista -. Io e mio fratello seguivamo con interesse i rossoneri e soprattutto avevamo Weah come idolo. Però quando inizi a fare il calciatore come professione tutto passa in secondo piano. Oggi il mio unico pensiero è quello di fare bene a San Siro e la passione per il Milan non c'entra proprio nulla. Conta soltanto il Palermo'. Fare bene contro il Milan è un po' l'imperativo di tutti quelli che lavorano a Boccadifalco per preparare la partita con i rossoneri. Ma Della Rocca non crede a un Milan in crisi. 'Quella rossonera è una squadra fortissima - dice -. Non possiamo permetterci il lusso di farci aggredire. Se vogliamo fare risultato dobbiamo essere noi a imporre il nostro agonismo e ad aggredire gli avversari'.
Della Rocca è nato a Brindisi, ma a sei anni si è trasferito con la famiglia a Sasso Marconi in provincia di Bologna. In rossoblù tutta la trafila nelle giovanili sino al grande salto in serie A e al trasferimento al Palermo. 'Quando questa estate mi hanno proposto di venire a Palermo ho detto subito sì - racconta -. Quella rosanero è una grande piazza e me ne sono accorto subito all'esordio contro l'Inter. Una grande atmosfera per una partita intensa e bellissima'. E dire che Della Rocca era arrivato allo stadio insieme a Barreto e Alvarez proprio nel giorno della contestazione a Zamparini. Sembra passato un secolo e invece e trascorso poco più di un mese. 'A essere sincero - dice - non avevo nemmeno fatto caso alla contestazione. Invece ho fatto caso, eccome, al calore della gente. Mangia ha trovato la chiave giusta. È un allenatore giovane che sa certamente il fatto suo. Sono sicuro che farà bene nel Palermo e anche in futuro'.
(La Repubblica - Edizione Palermo)