Silenzio, parla il campo. Il gol segnato ieri sera al Bate Borisov in Champions League è la miglior risposta possibile alle critiche che ultimamente hanno accompagnato Kevin Prince Boateng. La sua (non) esultanza rispecchia alla perfezione lo stato d'animo del centrocampista ghanese, irritato per le voci sulla sua bella vita nelle notti milanesi. Niente moonwalk  , ma un silenzio per spegnere le polemiche sul nascere: "Ho giocato con grande carica perché volevo dimostrare che sono un professionista serio, penso sempre e solo al calcio".

Qualcuno lo accusa di essersi un po' montato la testa, anche per aver assunto di due guardie del corpo. Da buon allenatore-papà, Allegri lo aveva richiamato all'ordine: "Sono ragazzi ed è giusto che si divertano, ma devono anche sapersi gestire bene. Bisogna capire che, per stare molti anni ai vertici nel Milan, serve spirito di sacrificio dentro e fuori dal campo". Più chiaro di così...