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    Milan-Zaniolo: tutta la verità

    Milan-Zaniolo: tutta la verità

    • F. Albrizio e D. Longo
    La storia tra la Roma e Nicolò Zaniolo è ai titoli di coda, la rottura si è consumata e ora le parti sono al lavoro per trovare la soluzione migliore per dirsi addio. Il Tottenham è indubbiamente la squadra in prima fila per il classe '99, nettamente più avanti rispetto agli altri club che hanno sondato la situazione (Lipsia e Brighton), perché Zaniolo vuole un club di prima fascia e declina al momento altre possibilità. La situazione però è bloccata, non tanto per le cifre prospettate dai giallorossi quanto più per la formula dell'affare: i capitolini spingono per un obbligo di riscatto secco, anche abbassando la richiesta economica fino a 25 milioni di euro più bonus, condizioni che non convincono gli Spurs più propensi per un diritto di riscatto che potrebbe diventare obbligo. Un dettaglio non da poco, perché l'esito di questa partita può rimescolare le carte e rimettere in gioco un'altra società per Zaniolo: il Milan.

    L'IDEA DEL DIAVOLO - Nicolò piace e non da poco a Maldini e Massara, convinti anche di scommettere sul rilancio del trequartista. Un'idea tecnica, che però deve fare i conti con gli aspetti economici dell'eventuale operazione. In questo momento i rossoneri non possono pensare di intavolare un affare a titolo definitivo per 30 milioni, soprattutto per un giocatore in scadenza di contratto tra 18 mesi, ed è il motivo per cui, ad oggi, non hanno mosso passi concreti con la Roma per inserirsi nella corsa a Zaniolo. Le difficoltà nel trovare la quadra con il Tottenham o comunque con l'ipotesi Premier in generale, però, possono diventare un assist per il Milan. Serve un cambiamento radicale delle condizioni, un'apertura dai giallorossi al prestito con diritto di riscatto e a cifre più contenute (20-25 milioni complessivi al massimo): a quel punto i rossoneri potrebbero davvero entrare in corsa per il 22 capitolino. Uno scenario di difficile concretizzazione sia chiaro, la volontà della Roma al momento è definita e giustificata dalla necessità di rischiare di ritrovarsi nuovamente con Zaniolo in casa in estate, a un anno dalla scadenza del contratto, ma senza un accordo in tempi brevi ogni porta è aperta. Anche quella che può accogliere il Milan nella bagarre.

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