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    Milan, Yonghong Li ci prova: un socio di minoranza per convincere la Uefa

    Milan, Yonghong Li ci prova: un socio di minoranza per convincere la Uefa

    • Andrea Distaso e Daniele Longo
    Il 19 giugno si avvicina e con essa il tanto temuto verdetto in casa Milan, che sarà ricevuto dalla Camera Arbitrale dell'Organo Uefa di Controllo Finanziario dei Club dopo il doppio rifiuto a voluntary e settlement agreement. Il club rossonero rischia seriamente di non poter partecipare all'Europa League conquistata sul campo grazie al sesto posto in campionato, ma nelle prossime ore potrebbe arrivare novità molto importanti sull'assetto societario, in grado di ridisegnare gli scenari futuri. Yonghong Li, presidente del Milan e della controllante Rossoneri Sports Investment, è sempre più attivo alla ricerca di un socio di minoranza in grado di acquisire quote comprese tra il 30% e il 40% e di portare immediatamente nuova liquidità nelle casse di via Aldo Rossi.

    DALLA UEFA AL MERCATO - Si avvicina infatti anche la fatidica data del 30 giugno, entro la quale il numero uno rossonero dovrà procedere a versare l'ultima tranche da 30 milioni di euro per completare l'aumento di capitale varato dal cda e allontanare lo spettro dell'avvicendamento col fondo Elliott, che dal canto suo pretende entro il mese di ottobre la restituzione del prestito da 303 milioni, interessi esclusi. L'idea di mr Li è di presentare in tempi rapidi il nuovo socio, sul cui profila vige il riserbo più assoluto, per poter fornire soprattutto rassicurazioni importanti alla Uefa sulla solidità del proprio progetto e scacciare i dubbi che hanno portato alla mancata accettazione del settlement agreement. Un Milan con un socio forte, in grado di contribuire alla continuità aziendale, risulterebbe più credibile agli occhi della commissione giudicante e potrebbe scongiurare il pericolo delle sanzioni più pesanti. Insieme a questo, avrebbe un appeal molto diverso anche per quei giocatori che il club sta trattando sul mercato e per i quali ogni possibile accelerazione è stata rimandata, proprio in attesa del verdetto Uefa e delle attese novità a livello societario.

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