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    Milan, Vranckx resta un mistero. E con Bakayoko arriva un segnale sul futuro

    Milan, Vranckx resta un mistero. E con Bakayoko arriva un segnale sul futuro

    • Federico Albrizio
    Malick Thiaw è senz'altro la novità più importante e positiva per il Milan nella settimana d'oro che ha restituito successi e solidità alla squadra di Pioli. Nell'esplosione del centrale tedesco si è vista poi un'altra opportunità, dare il La per sbloccare gli acquisti che finora non hanno trovato fortuna in rossonero. Con un nome cerchiato in rosso sulla lista dei tifosi: Aster Vranckx. Eppure il belga resta ancora un mistero, con la gara di Monza che restituisce segnali decisi sulle idee del Diavolo anche per il futuro.

    MISTERO - Vedi Thiaw e ti aspetti Vranckx, specie in un momento in cui il centrocampo milanista gioca in apnea per l'assenza di Ismael Bennacer, coperta con caratteristiche diverse da Rade Krunic, e torna a giocare in Champions League, là dove il belga non può presenziare non essendo stato inserito nella lista consegnata alla Uefa. E invece l'ex Wolfsburg resta in panchina, così come ha fatto per quasi tutta la prima parte di stagione. Sette presenze in Serie A, nessuna da titolare in campionato a differenza degli altri acquisti che hanno avuto almeno una chance nell'undici iniziale (dal 1' ha giocato solo in Coppa Italia con il Torino) e senza mai accumulare più di 20' di gioco in una singola gara. L'ultima manciata di minuti a Lecce a metà gennaio, più di un mese fa. Da lì ha sempre osservato i compagni da fuori, nonostante i tifosi invocassero il suo nome almeno per scoprirlo. Perché di fatto, il pubblico non ha mai avuto modo di valutare con precisione il classe 2002, a differenza di Pioli e dello staff tecnico che lo osservano ogni giorno a Milanello. E con le sue scelte, il tecnico lancia segnali anche sul futuro del nazionale Under 21 belga.

    SEGNALE BAKA - Ultima la decisione che ha stupito tutti a Monza: per difendere il risultato non ha inserito Vranckx, ma Tiémoué Bakayoko. Un giocatore, il francese, fuori dal progetto del Milan che a gennaio ha cercato di separarsi da lui a più riprese senza successo (Adana Demispor, Cremonese, Lione), l'ultimo tentativo fallito quello con l'Adana di Montella in chiusura della finestra di mercato. "Esperto, ci dà fisicità", così Pioli ha motivato la scelta di concedere a Bakayoko l'esordio stagionale, spiegazione logica anche se lo stesso Vranckx ha le caratteristiche atletiche per garantire quanto meno fisicità, anche sulle palle alte. Tiémoué e non Aster, ricordando come sul primo incomba anche il numero di presenze (15 da almeno 45 minuti l'una, dettaglio che comunque esclude quella dell'U-Power Stadium) che può far scattare l'obbligo di riscatto dal Chelsea. Una decisione forte e che porta a inevitabili riflessioni sul futuro del belga, che a Milano è arrivato in prestito dal Wolfsburg. Dove, ad oggi, sembra destinato a tornare al termine della stagione. Le ripetute esclusioni lasciano intendere che nei piani del Milan non ci sia il riscatto di Vranckx, specie a quei 12 milioni di euro pattuiti con il club tedesco la scorsa estate. Lo scenario si delinea e per scongiurarlo servirebbe un'inversione di tendenza netta rispetto alla prima parte della stagione. Il precedente Thiaw insegna che il margine per il cambio di rotta c'è, ma ad oggi Vranckx resta ancora un mistero per il Milan.

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