Per anni è stato considerato come uno dei migliori esterni del campionato argentino: su e giù lungo l’out di sinistra, sia come terzino che come esterno alto.  Leonel Vangioni (foto acmilan.com) in estate ha lasciato il River Plate e sposato il Milan con un contratto fino al 2019 da 800.000 euro a stagione. Un corteggiamento durato tre stagioni, con anche Roma e Torino che avevano preso informazioni con gli intermediari del classe 1987.

PROBLEMI DI AMBIENTAMENTO – Diversi infortuni, l’ultimo quello di natura muscolare della scorsa primavera, ne hanno rallentato l’esplosione. Vangioni è arrivato al Milan in ritardo di preparazione e non ha ancora convinto Montella sull’utilità all’interno del nuovo corso. Davanti ha Antonelli e De Sciglio e il rischio di passare un’intera stagione tra panchina e tribuna è molto concreto. Un enigma che il Milan spera di risolvere nei prossimi mesi, considerando che l’argentino è arrivato si a parametro zero ma resta un giocatore non più giovanissimo e legato al club da un accordo su più stagioni.
I RETROSCENA SU GENOA E CARPI- Guardando a ritroso, il Milan avrebbe fatto meglio a cercare di chiudere l’operazione con il Genoa ben impostata negli ultimi giorni di agosto. Adesso le cose sono cambiate, Juric punta forte su Laxalt e i liguri non paiono più interessati ad un eventuale prestito. Una possibilità estiva era anche il Carpi: Letizia doveva firmare con l’Atalanta, con gli emiliani che si erano detti pronti a concedere a Vangioni la possibilità di recuperare il pieno della forma fisica giocando sempre da titolare, seppur in Serie B. Qui entra in gioco anche la volontà del ragazzo, e di chi ne cura  gli interessi, di rimanere in rossonero nonostante l’essere finito all’ultimo posto nelle gerarchie. Secondo quanto appreso da calciomercato.com. alcuni club argentini, River Plate in primis, hanno aperto all’idea di poterlo riportare a casa. Tra la voglia di Italia  e una bocciatura che sembra ormai quasi definitiva,  il Milan riflette sul futuro di Vangioni.