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    Milan su Van Basten, ma come allenatore Marco sinora ha deluso

    Milan su Van Basten, ma come allenatore Marco sinora ha deluso

    • FZ

    Un giocatore immenso, un allenatore che deve fare ancora tanta strada. La vita calcistica di Marco Van Basten si può dividere in due parti. La prima con le scarpette ai piedi, ricca di successi personali, tra cui tre palloni d'Oro, e di squadra, con le maglie di Milan e Ajax. La seconda in panchina, avara di soddisfazioni, sia a livello di club, sia a livello di Nazionale. Il Cigno di Utrecht è l'uomo che Silvio Berlusconi vuole vedere alla guida del suo Milan, per il principio sacro del "Milan ai milanisti", sarebbe però una scommessa, dal finale incerto, perchè la storia dice che Van Basten è tutto tranne che un grande allenatore.

    Carta canta: dopo l'esperienza alla guida delle giovanili dell'Ajax, l'ex numero 9 rossonero a sorpresa prende la guida dell'Olanda, con il quale non riesce a centrare gli obiettivi. Un doppio fallimento, al Mondiale 2006, chiuso agli ottavi per colpa del Portogallo, e all'Europeo di Svizzera e Austria, due anni più dopo, terminato ai quarti per il ko contro la Russia di Arshavin. Nel luglio 2008 torna ad Amsterdam, questa volta per sedersi sulla panchina della prima squadra dei Lancieri, ma il 6 maggio 2009 dice addio dopo aver fallito la qualificazione alla UEFA Champions League. Da questa stagione, Van Basten è l'allenatore dell'Heerenveen, con il quale sta vivendo una stagione anonima (nono posto a 22 punti dalla vetta). Un curriculum da rabbrividire, che non merita di essere preso in considerazione per la panchina del Milan.

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