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Milanmania: uno spettacolo sempre più triste. Cinesi, liberateci dagli obbrobri
Sono 2 i punti “strappati” dai rossoneri tra Pescara, Empoli e Crotone, 3 nelle ultime 4 partite. La Lazio, il suo spirito di squadra, le sue soluzioni di qualità, e l’Atalanta con il suo temperamento e la sua organizzazione, sembrano avversari lunari nella corsa all’Europa: se il Milan è da EL, Lazio e Atalanta sarebbero da Champions. E non venite a parlarci di Calabria e Locatelli: sono due bravi ragazzi e due buoni giocatori in prospettiva, ma avrebbero bisogno di avere al fianco bel altro spessore per poter crescere in tranquillità. Anche sbagliando, ma senza che i loro errori apparissero così evidenti e decisivi se qualcuno ponesse rimedio.
Continua l’esercizio di pavoneggiamento in cui Deulofeu e Suso appaiono crogiolarsi da qualche settimana, avendo perso incisività e peso specifico nelle manovre offensive dove ormai manca del tutto la spinta esterna e Lapadula da solo si batte con i mezzi che ha. Uno spettacolo sempre più triste che stride con i primi 6 mesi con Montella, dove pure tra alti e bassi la squadra si era mantenuta nelle zone alte della classifica giocando costantemente alla pari delle più forti. Invece i difetti non si riescono a estirpare: il primo tempo regalato è uno di questi, il calo primaverile delle formazioni dell’aeroplanino un altro, l’involuzione di alcuni punti fermi l’ultimo e il più inquietante. Così come l’idiosincrasia nell’imporsi contro squadre – sulla carta – più deboli, ma del resto se il Milan dopo aver disputate buonissime partite contro le “grandi” si fosse ripetuto contro la lunga sfilza di “piccole”, lotterebbe per lo scudetto.