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Milan, un mese di Giampaolo: il gioco convince, ora due colpi dal mercato
IL GIOCO CONVINCE - Il 'gioco', che è al centro di tutto, convince: nelle amichevoli disputate sin qui, nonostante sul campo non sia arrivata neanche una vittoria, Romagnoli e compagni hanno mostrato quelle che sono le trame scritte e costruire dal mister giuliese. Possesso, verticalità, pressione alta: l'uscita da dietro è rischiosa ma convince, il gol di Suso contro il Benfica è invece il manifesto del recupero palla che vuole Giampaolo. Il tutto mostrato con l'assenza di molti titolari: non c'era Paquetà, non c'era Bennacer, Krunic era a mezzo servizio, assente anche Kessie e, soprattutto, la seconda punta che il mercato deve ancora regalare. Ecco, il mercato...
DUE COLPI - Sistemato il capitolo difensore centrale con l'arrivo di Leo Duarte dal Flamengo (tutto da scoprire, il che conferma Musacchio nel ruolo da titolare), il Milan è ora concentrato, oltre che sulle uscite, sulla seconda punta: il nome inseguito è quello di Angel Correa. I rossoneri continuano a trattare con il Colchoneros, col numero 10 argentino che spinge per la soluzione milanista: non c'è ancora accordo tra club, ma si lavora. Se la seconda punta, quindi, la regalerà comunque il mercato, discorso diverso per la mezzala. Numericamente, il Milan, a centrocampo è a posto: Kessie, Bennacer, Paqueta; Krunic, Biglia, Bonaventura; più il tuttofare Borini. Quindi, senza uscite non ci sono entrate. Se, però, dovesse partire qualcuno (e l'indiziato numero 1 è sempre Franck Kessie, anche se con il mercato in Premier chiuso le possibilità di cederlo sono scese), qualcuno potrebbe entrare. Non Praet, finito al Leicester; ma un profilo come quello del belga, di qualità. Sì, perché il "gioco" è tornato al centro di tutto. Da un mese a questa parte.
@AngeTaglieri88