Milan, un mercato intelligente: e Milinkovic-Savic non è un'utopia
Cristiano Ruiu
"C'è un progetto SERIO, ci sono persone CAPACI e una proprietà SOLIDA". Testo e musica di Paolo Maldini, si proprio quel Maldini che i pifferai cinesi ci avevano dipinto come un presuntuoso viziatello che voleva comandare senza averne le capacità, e a cui oggi sorridono forzatamente alla ricerca di una captatio benevolentiae che non andrà a buon fine. Stavolta non si faranno prigionieri, dentro e fuori dal campo. Già la dipartita del numero 19 ne è un chiaro esempio, così come quella di Kalinic, e il lavoro non terminerà qui. Come già avevo anticipato non sarà semplice rimediare ai disastri del duo Fassone-Mirabelli. La minusvalenza a bilancio per Kalinic lo dimostra, ma con Leo e Paolo la musica è cambiata. Basti pensare che oggi nominare Milinkovic-Savic non è utopia, sicuramente complicato, ma non impossibile come dichiarato da Leonardo (lui sa come si parla in fase di mercato). La svolta sta nel fatto che Lotito conosce e stima l'interlocutore. Sa che i soldi arrivano e pure da dove, quindi si può quantomeno chiacchierare di una trattativa che ci farebbe fare il salto di qualità. Si può parlare di favori in termini di formula che sarebbero stati impensabili con i "cinesi". A ogni modo sarà questo un mercato INTELLIGENTE, aggettivo sconosciuto 12 mesi fa e che oggi rappresenta, forse, la prima virtù di questo nuovo-vecchio Milan.
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