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    ​Milan, un Destro ad Inzaghi

    ​Milan, un Destro ad Inzaghi

    • ADG
    Il Milan non è più una squadra per centravanti: curioso che il club che fu forse del più grande interprete di sempre di questo ruolo, il Cigno di Utrecht Marco van Basten, sia ormai una vera e propria "disgrazia" per tutti i numeri 9 che vi si approcciano. Dal dopo Ibrahimovic, i rossoneri infatti non sono più riusciti ad avere un interprete degno nel ruolo. E anche prima dello svedese, la "maledizione della punta" aveva rovinato illustri centravanti, ad esempio Alberto Gilardino, o più recentemente lo spagnolo Fernando Torres e il francese Mbaye Niang, rinati a Madrid e Genova. Veri e propri "pistoleri" che quando arrivano a Milano, vedono bagnate le loro polveri. L'ultima vittima di questo strano processo sembra ormai essere diventato Mattia Destro. Ancor più curioso che la squadra, quest'anno, sia allenata proprio da uno dei più grandi attaccanti della storia del Diavolo.

    UN '9' SENZA AMICI - Dopo Empoli e Cesena, ora il Chievo: la costante è che l'attaccante marchigiano è solo, abbandonato a se'stesso e ignorato. L'acquisto più importante del mercato di gennaio è già un caso: solo Bonaventura sembra cercarlo con precisione, gli altri compagni non hanno ancora trovato la chiave per aiutare l'ex Roma. Soprattutto Jeremy Menez, compagno di reparto di Destro, a volte si intestardisce nelle giocate personali, non considerando il numero 9 ma preferendo la gloria effimera di una giocata ad effetto: certamente anche il prodotto delle giovanili dell'Inter non sta facendo il massimo per inserirsi, ma le sue colpe sono marginali.

    INZAGHI CONFUSO - Incomprensibile soprattutto la tendenza degli ultimi match: staffetta Destro-Pazzini, con l'attaccante di Pescia, discreto contro il Cesena e pessimo contro il Chievo, apparso più nervoso che altro. L'ennesimo caso di un giocatore richiesto da SuperPippo e lasciato a marcire in panchina, o sostituito in continuazione: dopo Torres e Cerci, ora anche Destro. La mancanza di cross e suggerimenti dei centrocampisti è inquietante: 1 rete in 4 partite, pochissimi palloni giocati. Il pericolo di una crisi mentale è forte, soprattutto ora che i compagni non sembrano essere all'altezza di quelli lasciati a Roma: sarebbe l'ennesimo caso di un attaccante "bruciato" alla corte rossonera. Allora, forse, bisognerebbe iniziare a farsi qualche domanda: la prima soluzione? Un Destro a Inzaghi, se la solfa non cambia già contro il Verona.
     

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