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Milan, un Destro ad Inzaghi
UN '9' SENZA AMICI - Dopo Empoli e Cesena, ora il Chievo: la costante è che l'attaccante marchigiano è solo, abbandonato a se'stesso e ignorato. L'acquisto più importante del mercato di gennaio è già un caso: solo Bonaventura sembra cercarlo con precisione, gli altri compagni non hanno ancora trovato la chiave per aiutare l'ex Roma. Soprattutto Jeremy Menez, compagno di reparto di Destro, a volte si intestardisce nelle giocate personali, non considerando il numero 9 ma preferendo la gloria effimera di una giocata ad effetto: certamente anche il prodotto delle giovanili dell'Inter non sta facendo il massimo per inserirsi, ma le sue colpe sono marginali.
INZAGHI CONFUSO - Incomprensibile soprattutto la tendenza degli ultimi match: staffetta Destro-Pazzini, con l'attaccante di Pescia, discreto contro il Cesena e pessimo contro il Chievo, apparso più nervoso che altro. L'ennesimo caso di un giocatore richiesto da SuperPippo e lasciato a marcire in panchina, o sostituito in continuazione: dopo Torres e Cerci, ora anche Destro. La mancanza di cross e suggerimenti dei centrocampisti è inquietante: 1 rete in 4 partite, pochissimi palloni giocati. Il pericolo di una crisi mentale è forte, soprattutto ora che i compagni non sembrano essere all'altezza di quelli lasciati a Roma: sarebbe l'ennesimo caso di un attaccante "bruciato" alla corte rossonera. Allora, forse, bisognerebbe iniziare a farsi qualche domanda: la prima soluzione? Un Destro a Inzaghi, se la solfa non cambia già contro il Verona.