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Milan, un 2021 da big. Ma per competere con l'Inter non basta: ora serve il salto di qualità
I NUMERI – I punti conquistati dal Milan in questo 2021 sono 87, 8 in più rispetto al 2020, ma in 43 partite, a fronte delle 35 dello scorso anno. In questa speciale classifica il Milan è quinto, dietro a Inter, Atalanta, Napoli e Juve. I gol segnati da Ibra e compagni sono 82, con il quarto miglior attacco della Serie A. Quarta è anche la difesa di Pioli, con 47 gol subiti. Il miglior marcatore, con 14 gol (molti dei quali realizzati però su rigore), Frank Kessie, è fuori dalla top 10 del campionato comandata da Vlahovic. Dietro di lui c’è il solito, intramontabile, Ibra, nonostante le tante partite saltate, con 12 gol. Il miglior assistman è invece Theo Hernandez, quindicesimo, con i suoi 8 assist, nella classifica condotta da Nicolò Barella. Troppo poco se si vuole competere per vincere lo Scudetto.
I RISULTATI - Rispetto al 2020, quando il Milan era primo per punti fatti, con la miglior difesa e il secondo miglior attacco, il calo è abbastanza evidente. A livello di risultati, però, il 2021 ha riportato il Milan ai gironi di Champions League, con uno splendido secondo posto alla fine della scorsa stagione, che è stato confermato alla fine del girone d’andata di quella presente, con un punto in meno rispetto a un anno fa e 4 in meno rispetto alla capolista Inter.
SALTO DI QUALITA' - È chiaro che analizzare i numeri di una squadra nell’intero arco dell'anno solare può essere poco indicativo dei suoi risultati effettivi a fine stagione, ma può rivelarsi utile per fotografare il momento generale che sta attraversando e a che punto si trova nel suo processo di crescita. Quelli del Milan nel 2021 sembrano spiegare che i rossoneri sono tornati fra le big del nostro campionato ma che, per competere per la vittoria dello scudetto, manca ancora qualcosa. Il nuovo anno dovrà essere quello del definitivo salto di qualità del progetto Milan, quello che lo porterà finalmente a competere per qualcosa di grande, un salto di qualità che sembrava essersi effettivamente realizzato all’inizio di questa stagione, con la definitiva esplosione, tecnica e psicologica, di Tonali, Leao e Brahim e con una continuità di risultati e di prestazioni impressionante, ma che è stato vanificato dalla infinita serie di problemi fisici che ne hanno fortemente rallentato la corsa. Questo salto di qualità dovrà quindi passare prima dal mercato di riparazione, poi dalla risoluzione del problema infortuni e dal trovare finalmente continuità in alcuni elementi, su tutti Brahim Diaz . Nel 2020 il Milan è rinato, nel 2021 è tornato grande. Il 2022 deve definitivamente riportare competitività ai massimi livelli.