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    Milan, ultimatum per El Shaarawy

    Milan, ultimatum per El Shaarawy

    Ora o mai più. Stephan El Shaarawy non può più attendere, l'età dell'enfant prodige è passata da un pezzo, a ventidue anni compiuti non può più permettersi altre uscite a vuoto, se vuole lasciare il segno nella storia del calcio italiano deve svoltare. Una volta per tutte. E' questo in sintesi il discorso di Antonio Conte, che in occasione della presentazione della sfida Italia-Croazia, in programma domenica 16 novembre al Meazza di Milano e valevole per la qualificazione a Francia 2016, ha lanciato un messaggio indiretto al Faraone: "È inevitabile che può e deve crescere. E' un giocatore molto giovane, ma sta a lui decidere se essere un grande calciatore o un giocatore normale".

    SFOGO SENZA FATTI - Il Conte-pensiero è lo stesso di Filippo Inzaghi, che al di là delle belle parole di rito, delle 'coccole' e dei sorrisi, non è contento e si aspettava molto di più dal suo talento. Soprattutto dopo quel  colorito "sono incaz... per le troppe panchine" a margine di un evento commerciale prima della trasferta di Verona. El Shaarawy ha deluso contro Verona, Fiorentina e Palermo, prolungando la sua astinenza da gol che dura da 20 mesi, dal 23 febbraio 2013, giorno di Inter-Milan 1-1, francamente un'eternità per un giocatore che vuole diventare grande. Il Milan non gli sta mettendo pressione, ma a fine stagione tirerà le somme. Il tempo sta finendo, El Shaarawy non può più aspettare.

     

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