Milan, ultima chiamata per Jovic? Come funziona la clausola per il rinnovo
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L’occasione. Potrebbe essere questo il titolo migliore per descrivere quello che in casa Milan è l’avvicinamento al prossimo impegno di campionato contro l’Empoli, valevole per la ventottesima giornata di Serie A. Una sfida che arriva ad appena 72 ore dalla sofferta vittoria sullo Slavia Praga nell’andata degli ottavi di finale di Europa League e a quattro giorni dalla decisiva gara di ritorno, dove i rossoneri dovranno difendere il 4-2 di San Siro e scacciare i molti dubbi sulla prestazione (in superiorità numerica dal 26° del primo tempo per l’espulsione di Diouf) dello scorso giovedì. Una chance per provare a blindare in maniera quasi definitiva la qualificazione alla prossima Champions League approfittando degli scontri diretti tra Juventus ed Atalanta e tra Fiorentina e Roma, alla luce anche del ko del Bologna e del passo falso del Napoli. Ma anche per accarrezzare l'idea del sorpasso per il secondo posto in classifica.
PER IL PRESENTE E IL FUTURO - Un appuntamento da non mancare per tante “seconde linee” (saranno out per squalifica Florenzi e Leao e altri avranno modo di tirare il fiato) e l'opportunità di impressionare Stefano Pioli e indirizzare scelte per il futuro prossimo e anche quello a lungo termine. Nel turn-over programmato dal tecnico rossonero per la sfida contro gli uomini di Davide Nicola dovrebbe esserci spazio, tra gli altri, per Luka Jovic. L’attaccante serbo torna a disposizione dopo aver scontato le due giornate di squalifica comminate dal Giudice Sportivo per l’espulsione diretta contro il Monza (manata a Izzo), che gli ha impedito di prendere parte alle gare contro Atalanta e Lazio. L’Europa League, competizione nella quale ha già lasciato il segno nella trasferta di Rennes e ha collezionato altri 24 minuti nella partita di andata con lo Slavia Praga, è stata la parentesi che gli ha consentito di conservare una condizione psico-fisica ideale e sfogare la frustrazione per una circostanza - il rosso di Monza - che rischia di avere ripercussioni sul proseguimento della sua avventura al Milan. Perché è sempre bene ricordare come il classe ‘97, arrivato a titolo gratuito dalla Fiorentina la passata estate, ha la possibilità di invogliare il club di via Aldo Rossi a far scattare l’opzione di rinnovo per un’altra stagione, valido anche al termine della stagione 2024/2025 e della 2025/2026.
SERVE LA SVOLTA - Arrivato a fine agosto come opportunità dal punto di vista economico, Jovic ha sfruttato al meglio l’esiguo minutaggio concesso da Pioli per realizzare i suoi 5 gol in campionato, molti dei quali decisivi come quelli che hanno fruttato in extremis il pareggio di Salerno ed i successi contro Udinese e Frosinone. Contro l’Empoli, al posto dell’inamovibile Giroud - preservato per arrivare fresco al prossimo impegno di coppa - l’occasione per il serbo di dimostrare di aver svoltato a livello mentale e di essere diventato una risorsa per la sua squadra anche se impiegato dall’inizio. Soltanto in un’occasione infatti Jovic ha risposto presente in questa stagione quando è stato schierato da titolare: si tratta del match vinto dal Milan contro il Frosinone del 2 dicembre scorso per 3-1, grazie ad una rete e ad un assist dell’attaccante in maglia numero 15. Altrettanto positiva la prima uscita stagionale in Coppa Italia contro il Cagliari - doppietta nel 4-1 finale - meno l’esordio dal primo minuto contro il Genoa del 7 ottobre scorso e nelle successive uscite contro Udinese (sostituito dopo 45’), Atalanta in Coppa Italia e Monza.
PER IL PRESENTE E IL FUTURO - Un appuntamento da non mancare per tante “seconde linee” (saranno out per squalifica Florenzi e Leao e altri avranno modo di tirare il fiato) e l'opportunità di impressionare Stefano Pioli e indirizzare scelte per il futuro prossimo e anche quello a lungo termine. Nel turn-over programmato dal tecnico rossonero per la sfida contro gli uomini di Davide Nicola dovrebbe esserci spazio, tra gli altri, per Luka Jovic. L’attaccante serbo torna a disposizione dopo aver scontato le due giornate di squalifica comminate dal Giudice Sportivo per l’espulsione diretta contro il Monza (manata a Izzo), che gli ha impedito di prendere parte alle gare contro Atalanta e Lazio. L’Europa League, competizione nella quale ha già lasciato il segno nella trasferta di Rennes e ha collezionato altri 24 minuti nella partita di andata con lo Slavia Praga, è stata la parentesi che gli ha consentito di conservare una condizione psico-fisica ideale e sfogare la frustrazione per una circostanza - il rosso di Monza - che rischia di avere ripercussioni sul proseguimento della sua avventura al Milan. Perché è sempre bene ricordare come il classe ‘97, arrivato a titolo gratuito dalla Fiorentina la passata estate, ha la possibilità di invogliare il club di via Aldo Rossi a far scattare l’opzione di rinnovo per un’altra stagione, valido anche al termine della stagione 2024/2025 e della 2025/2026.
SERVE LA SVOLTA - Arrivato a fine agosto come opportunità dal punto di vista economico, Jovic ha sfruttato al meglio l’esiguo minutaggio concesso da Pioli per realizzare i suoi 5 gol in campionato, molti dei quali decisivi come quelli che hanno fruttato in extremis il pareggio di Salerno ed i successi contro Udinese e Frosinone. Contro l’Empoli, al posto dell’inamovibile Giroud - preservato per arrivare fresco al prossimo impegno di coppa - l’occasione per il serbo di dimostrare di aver svoltato a livello mentale e di essere diventato una risorsa per la sua squadra anche se impiegato dall’inizio. Soltanto in un’occasione infatti Jovic ha risposto presente in questa stagione quando è stato schierato da titolare: si tratta del match vinto dal Milan contro il Frosinone del 2 dicembre scorso per 3-1, grazie ad una rete e ad un assist dell’attaccante in maglia numero 15. Altrettanto positiva la prima uscita stagionale in Coppa Italia contro il Cagliari - doppietta nel 4-1 finale - meno l’esordio dal primo minuto contro il Genoa del 7 ottobre scorso e nelle successive uscite contro Udinese (sostituito dopo 45’), Atalanta in Coppa Italia e Monza.