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Milan, tutto sul colpo in difesa: due big e le alternative low cost, c'è un preferito
I DUE BIG E UN PREFERITO - "Si fanno troppi nomi e non possiamo smentire tutto, noi lavoriamo a fari spenti. I nostri sono difensori affidabili, non è detto che arrivi qualcuno". Paolo Maldini era stato sibillino nel prepartita della sfida di Coppa Italia contro il Genoa, confermando di fatto i tanti nomi proposti, sondati e trattati, ma senza alimentare alcuna di quelle piste. Poi l'infortunio di Tomori ha inevitabilmente cambiato i piani del dirigente rossonero che ha immediatamente riattivato (LEGGI QUI) i contatti per i due nomi più importanti sul taccuino dei suoi collaboratori: Sven Botman del Lille, che però è stato tolto dal mercato per gennaio, e Bremer del Torino considerato probabilimente il preferito per rinforzare il reparto, dato che verrebbe anche strappato alla concorrenza dell'Inter.
LE ALTERNATIVE - Due nomi dal costo importante, che costringerebbero Elliott ad aprire il portafoglio su un anticipo del budget programmato per la prossima stagione. Non una scelta semplice e che in passato è stata difficilissima da attuare nel mercato di riparazione. Per questo Maldini e Massara stanno ascoltando i numerosi agenti che si stanno interfacciando con profili proposti e che possano rappresentare un'occasione low cost, magari in prestito con diritto di riscatto, come avvenuto un anno fa proprio con Tomori. Eric Bailly del Manchester United è l'ultimo della lista, ma è impegnato in Coppa d'Africa e non risolverebbe il problema nell'immediato. Quello dell'ivoriano non è l'unico nome perché piace Diallo del PSG (per cui non è arrivata ancora l'apertura al prestito), ma anche Sarr del Chelsea e Aké del Manchester City sono stati proposti, così come Casale del Verona (che piace anche alla Lazio). E non saranno gli unici da qui al 31 gennaio.
NIENTE FRETTA - Tutti nomi che saranno approfonditi soltanto se fallirà l'assalto ai due big citati in precedenza. Il Milan non vuole avere fretta perché tutto il mondo sa che un colpo in difesa sarà necessario. Per questo Gabbia e Kalulu, per ora, rappresentano il presente su cui riporre la propria fiducia. Maldini non vuole farsi prendere per la gola da chi si siederà al tavolo con lui.