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Milanmania: tutti i limiti di Montella, ma cambiarlo non serve. A meno che...
Come troppo spesso è successo in queste prime settimane, l'approccio alla gara è apparso molle e scontato. Tanti i palloni lunghi provenienti dalla retrovie, difficili da gestire per gli attaccanti, sempre con spalle alla porta o circondati da troppi difensori. La circolazione della palla avviene lentamente, permettendo agli avversari di occupare tutti gli spazi. Il Milan non riesce quasi mai ad avere una costanza di rendimento per tutti i novanta minuti. Certo, non si pretende di giocare a 100 all'ora per l'intero match, ma la differenza tra le due velocità è sconcertante. La stagione ha preso una brutta piega, non per le tre sconfitte consecutive, ma quando sono cominciate a nascere le logiche voci sul futuro del tecnico. Massimiliano Mirabelli ribadisce la bontà dei suoi acquisti, quasi tutti componenti delle Nazionali del loro Paese, ma il rendimento di molti è sceso a livelli incomprensibili. Serve una sterzata decisa. Nessuno si augura che Montella salti.
Chi poi al suo posto? La prossima estate vedrà un giro importante di allenatori. Il Milan vuole essere protagonista, nel caso di risultati deludenti dell'attuale tecnico, se confermato fino a giugno. Non sembra facile trovare un allenatore di prestigio che possa accettare un contratto a tempo. Insomma, i dirigenti e i tifosi milanisti sono i primi che si augurano di rivedere il Milan ordinato, determinato, organizzato, spettacolare di molte partite di inizio stagione. In questi casi si dice che l'esonero di Montella rappresenterebbe la sconfitta di tutti. Parole che valgono anche per questo incredibile momento rossonero.