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Milan, tutte le volte di Tare a un passo: il no a Maldini e il "contatto" con Ibrahimovic
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NON UN NOME NUOVO - Non è la prima volta che l'ormai ex-direttore sportivo della Lazio è stato vicino ad un approdo in rossonero. Anzi in due occasioni l'affare sfumò proprio alle battute finali dopo mesi di corteggiamento e contatti mai concretizzatisi per motivi differenti. Oggi la sua candidatura è spinta da un intreccio importante che vede proprio Ibrahimovic come centro nevralgico.
IL NO CON MALDINI - La prima volta è datata primavera 2019. Tare è ancora sotto contratto con la Lazio e il Milan di Elliott che aveva già Paolo Maldini fra i suoi effettivi. Fu proprio l'ex-bandiera e dirigente rossonero a fare un'offerta al dirigente albanese che però non se la sentì (e fu anche bloccato da Lotito) di lasciare la Lazio con cui aveva rinnovato da poco fino al 2022) e declinò la proposta del Milan.
LA CONFERMA - A confermarlo fu proprio Tare in un'intervista concessa a TvPlay senza rimpianti per la scelta fatta allora: "Durante il periodo di Paolo Maldini c'era un forte interesse per portarmi al Milan e collaborare con lui. Tuttavia, per diverse ragioni non è stato possibile e ho proseguito la mia avventura alla Lazio dove eravamo al culmine del progetto".
IL TENTATIVO DEL 2023 - La seconda chance è invece datata 2023, ovvero nel momento in cui il Milan si separa dal duo Maldini-Massara e inizia la gestione del fondo RedBird. Il casting è allargato e fra i tanti nomi c'è anche quello di Tare, che non a caso, in quel periodo rilascia diverse interviste in cui ha avuto parole d'elogio per Leao e per la costruzione della squadra rossonera e per la gestione, allora, di Stefano Pioli: "Pioli aveva già un bagaglio di esperienze importante quando arrivò a Milano. Migliora i giocatori, come si è visto coi nuovi, Pulisic e Loftus Cheek".
IL CONTATTO CON IBRAHIMOVIC - Allora RedBird scelse di prendere tempo e valorizzare i dirigenti già presenti in organico inserendo, poco dopo, il profilo di Zlatan Ibrahimovic come consulente esterno. Tare dopo la fine del contratto con la Lazio è sempre rimasto in attesa della chiamata giusta e proprio nell'ex-attaccante svedese può oggi trovare una sponda decisiva. Quando era giocatore, infatti, Tare era assistito dall'agenzia della famiglia Moggi che ha avuto con Ibrahimovic un grande rapporto di amicizia nato ai tempi del suo approdo alla Juventus. E questo intreccio ha favorito il contatto di questi giorni, con Tare che oggi è pienamente in corsa per affiancare Ibrahimovic nella gestione del futuro rossonero.
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