Milan, tutta la verità sul summit tra Cardinale e Ibrahimovic: da Pioli al ruolo, ecco cosa filtra
IMPRESSIONI POSITIVE - Cardinale e Ibrahimovic si assomigliano in tanti aspetti. Entrambi hanno in testa solo il successo e ogni azione ha come fine quello di migliorarsi sempre. Tra i due il dialogo è stato positivo così come le prime impressioni.
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IL RUOLO - Ibrahimovic è un leader per definizione. E Cardinale sa che al Milan serve una figura che conosca a menadito ogni angolo di Milanello e le dinamiche dello spogliatoio. Che sappia stimolare tutto l’ambiente nei momenti più difficili. L’opzione più probabile è che Zlatan torni al Milan per collaborare a stretto contatto con Pioli ma siamo ancora lontani dalla definizione. Ibra vuole prendersi il suo tempo per valutare tutto a 360 gradi. Vuole capire se può essere importante in una nuova struttura dove non esiste una sola persona che detiene il potere ma tutti sono fondamentali e collaborano per arrivare al risultato. La sensazione è che le parti si vedranno di nuovo tra novembre e dicembre per capire se ci saranno le condizioni per un ritorno di Ibrahimovic al Milan da dirigente.