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  • Milan, ecco la verità sui casi Bonucci e Donnarumma: 'Condotta vessatoria'

    Milan, ecco la verità sui casi Bonucci e Donnarumma: 'Condotta vessatoria'

    Il Milan è alle prese con due casi spinosi legati al capitano e al portiere. Ieri in conferenza stampa Gattuso ha elogiato pubblicamente Bonucci, reduce da una delle settimane più agitate della stagione, iniziata e finita con una cena: la prima a Torino con i suoi amici juventini Barzagli, Chiellini e Marchisio; l'ultima giovedì in ritiro con le famiglie dei suoi compagni rossoneri. 

    BONUCCI - In settimana poi si sono moltiplicate le voci sulla delusione di Bonucci per la stagione milanista, in campo e fuori. Si è parlato di Manchester City e Chelsea come club più interessati e tantissimi giornali europei sono arrivati a ragionare di una possibile partenza di Leonardo a gennaio. Il Milan è tornato sul tema nella rassegna stampa di ieri sul suo sito: "La settimana di lavoro a Milanello deve essere ulteriormente onorata, con intensità e determinazione sul campo. A questo tiene molto la squadra e a questo tiene molto il suo capitano, su cui si continua a notare la ricerca di trame oscure dove in realtà non ci sono. Appartengono sostanzialmente alla normalità, invece, i contatti fra grandi protagonisti: quando c’è stima e affetto, sono cose che fanno parte del mondo del calcio". Si capirà presto se quei contatti, che anche il Milan mette in conto, porteranno a qualcosa. Gattuso non ci vuole neanche pensare: "Nessuno mi ha detto che tra un po' non ci vedremo più. A oggi è uno dei giocatori che fa di tutto per risolvere i problemi, si assume le responsabilità. È un giocatore seguito da tutti gli altri, importantissimo". 

    DONNARUMMA - Sempre oggi la Gazzetta dello Sport pubblica in esclusiva la prima delle tre pagine della lettera raccomandata spedita dai legali rappresentanti di Donnarumma (l'avvocato Vittorio Rigo incaricato dalla famiglia del portiere) al Milan per denunciare pressioni nella trattativa per il rinnovo. Indirizzata al presidente Li Yonghong e all'amministratore delegato Marco Fassone, è datata 14 giugno 2017, quindi prima della firma sul nuovo contratto. Il testo inizia così: "Egregi signori, formuliamo la presente su incarico del signore Gianluigi Donnarumma, dipendente tesserato di AC Milan, al fine di porre termine alla condotta vessatoria posta in essere, in maniera oramai sistematica e, per quel che appare più grave, progressiva". In chiusura veniva esposta la "prostrazione psicologica di Donnarumma, che non poteva non avere una ricaduta sulla sua salute e personalità morale". 

    CLAUSOLA - Poi a fine settembre è arrivata la richiesta di risoluzione del contratto, legata al mancato deposito della doppia clausola rescissoria: da 40 milioni di euro senza coppe europee e da 70 milioni con la Champions League. L'avvocato Vittorio Rigo torna a scrivere e stavolta chiede di "depositare entro 10 giorni" quell'accordo, con la minaccia di chiedere la risoluzione del contratto. In realtà non accade nulla, comunque il dialogo procede sotterraneo. Poi la querelle diventa pubblica e il relativo polverone fa alzare di nuovo la temperatura. A tal proposito ora il legale rossonero Mattia Grassani dichiara: "L'AC Milan ha sempre agito per tutelare gli interessi dei propri tesserati da qualsiasi pressione esterna. La condotta dirigenziale è sempre stata improntata alla chiarezza e alla correttezza, con Donnarumma e con tutti gli interlocutori. Per tutelare il rapporto umano e professionale".  Eppure Raiola e Fassone stanno cercando una strada per trovare una soluzione: tra mille ostacoli ci stanno provando, molto dipenderà anche dai tifosi. Stasera come accoglieranno Gigio? 
     

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