Milan, tre soluzioni per Ibra e Mandzukic. Ma che fine farà Leao?
MANDZUKIC, LO SCHIACCIATERZINI - Ciò che ha reso l’attaccante croato immarcabile in Italia, soprattutto negli ultimi anni di Allegri, è stato il suo rapporto coi terzini. Questo mismatch continuo sul lato debole che veniva ricercato sapientemente e puntualmente dal crossatore di turno, mentre uno dei centrali avversari poteva essere occupato da CR7, o prima ancora da Higuain.
Immaginiamo questa stessa funzione svolta in area da Mandzukic con un compagno come Ibra. Due saltatori micidiali. Come fermarli? Ibra tra l’altro in carriera ha spartito l’area con centravanti come Trezeguet, Adriano, Cruz: è abituato a convivere con gente grossa...
Oltre all’incornata in rete di Mandzukic sulla testa di Florenzi, guardate qui sotto CR7 com’è libero per un’ eventuale torre del croato. Doppio pericolo. Sempre.
Ma dove inserirlo allora nel 4-2-3-1 di Pioli?
COME NELLA JUVE 2016/17? - La prima soluzione che ci viene in mente è la svolta della Juve di Allegri nel gennaio 2017, quando passò dal 3-5-2 al 4-2-3-1, il modulo cinque stelle. Ma saprà ancora reggere questa posizione di esterno alto Mandzukic? Lo vorrà fare ancora? Forse Pioli troverà il modo di alleggerire i carichi difensivi che gli metteva sulle spalle Allegri, e ciò consentirà al Milan di non perdere equilibrio, a Ibra di coesistere con Mandzukic falso esterno e Calhanoglu trequartista.
CHE FINE FARÀ LEAO? - Pioli post Cagliari-Milan ha snocciolato le date del calendario, gli impegni europei e quelli ancora numerosi della Serie A. Ci sarà spazio per tutti nelle rotazioni, ha garantito, anzi, tutti serviranno. È chiaro però che Mandzukic, dovesse confermarsi ai suoi livelli, potrebbe togliere minuti alla crescita importante di Leao. Sia come vice Ibra, sia come esterno a sinistra. La presenza di Mandzukic al centro dell’attacco, da vice Ibra (questa è la seconda soluzione), riporterebbe Leao in fascia, dove c’è già una discreta concorrenza (Rebic, Hauge...). E data la fluidità del posizionamento dei tre trequartisti nel 4-2-3-1 di Pioli, non sarebbe improbabile assistere a combinazioni tipo questa fra Mario e Kean, in un lontano Juve-Empoli.
Mandzukic che taglia per sfondare la linea avversaria e creare spazio per gli inserimenti (incroci) letali del portoghese. Appunto come faceva qui per il giovane Kean.
Una palla lunga di Chiellini, e Marione funge da torre mobile, che innesca il velocista alle sue spalle.
LA TERZA SOLUZIONE - La terza soluzione potrebbe inizialmente presentarsi a partita in corso, qualora la situazione lo richieda. Sempre nella stagione 16/17, ogni tanto capitava a Mandzukic di giocare in coppia d’attacco col Pipita. Il croato centravanti puro, con Higuain pronto a legare un po’ più da seconda punta. Un esempio lo vedete qui sotto: un 4-2-3-1 con esterni alti Sturaro (ebbene sì) e Cuadrado.
Potrebbe Ibra svolgere questa stessa funzione di Higuain, lasciando a Mandzukic il compito di tenere occupati i centrali? Ibra lo fa già spesso di scendere a giocare coi compagni (ma comunque meno di una volta). Ci rimetterebbe in questi casi Calhanoglu, perché i due giganti vicini e al centro escludono il trequartista centrale. Leao a quel punto, da esterno, potrebbe persino convivere con loro due. O lo stesso Calhanoglu spostato a sinistra.
Cross di Alex Sandro per il taglio del croato. Ora cambiate tutto, maglie, stadio e avversari. Non mette già paura immaginare questa torre di Mandzukic per Ibra?