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    Milan tra Leonardo e fattore S

    Milan tra Leonardo e fattore S

    Fattore S non è solo una canzone degli 883, traccia numero due dell'album "La donna il sogno & il grande incubo". E' il fattore che ha caratterizzato e caratterizzerà il gennaio del Milan. L'ultima settimana è stata ricca di emozioni e colpi di scena, una miccia accesa dalla sconfitta contro il Sassuolo. Le dichiarazioni a caldo di Barbara Berlusconi, dopo l'imbarazzante disfatta di Reggio Emilia, e l'esonero di Allegri sono le conseguenze della volontà di Silvio Berlusconi di cambiare e riprendere possesso del suo vecchio amore. Il patron rossonero sabato arriverà a Milanello per presentare il nuovo allenatore, Clarence Seedorf, voluto fortemente per riacquistare prestigio, credibilità e per risalire la classifica.

    L'olandese non ha nessuna esperienza da allenatore, ma conosce il Milan in ogni sua sfaccettatura e sa come ristabilire l'ordine in campo e in uno spogliatoio sempre più anarchico. Domenica contro il Verona, alla sua prima a San Siro, schiererà molti dei giocatori visti in campo contro lo Spezia, anche se cambierà qualcosa dal punto di vista tattico. Nella sua testa c'è un Milan 4-2-fantasia, che sia in grado di dare imprevedibilità. Proprio come fatto da Leonardo nel suo anno sulla panchina rossonera. Una nuova filosofia di gioco, che potrebbe (finalmente) rilanciare un talento come Saponara, inspiegabilmente poco considerato e impiegato in questa stagione. Il presidente del Parma Tommaso Ghirardi ha ammesso di aver discusso  con Galliani, ad inizio mercato, dell'ex gioiellino dell'Empoli, l'arrivo di Seedorf potrebbe cambiare scenari scontati fino a qualche giorno fa.

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