Milan-Tottenham e quelle sfide sul mercato. Da Kessié e Tanganga a Kulusevski e l'intreccio Zaniolo
IL PRESIDENTE SALUTA - Ci troviamo in piena sessione estiva di calciomercato. Il Milan, neo campione d’Italia, ha salutato Franck Kessié – direzione Barcellona – che ha deciso di non rinnovare il proprio contratto con la società rossonera. Il presidente lascia dopo 5 anni e Maldini e Massara iniziano a lavorare per trovare il sostituto ideale. Renato Sanches viene corteggiato a lungo ma alla fine decide di sposare la causa – e non solo – del Paris Saint Germain che fiuta l’affare e chiude per il centrocampista portoghese. Dal mancato arrivo del lusitano, nasce l’alternativa: Pepe Matar Sarr, mediano senegalese classe 2002, che sostituirebbe perfettamente nelle gerarchie l’ivoriano. Un’operazione in prestito con diritto di riscatto che alla fine non si è concretizzata, con i rossoneri che vireranno su Aster Vranckx. Anche Tanguy Ndombele – poi girato al Napoli – è stato un nome sondato dalla dirigenza. Ma Sarr – che sarà protagonista a San Siro a causa della rottura del legamento crociato per Bentancur e della squalifica di Hojbjerg – non è l’unico intreccio vissuto tra Milan e Tottenham.
L'ADDIO DEL CAPITANO - Oltre a Kessié, il club di via Aldo Rossi ha dovuto pensare alla sostituzione di colui che ha alzato al cielo lo scudetto in quel del Mapei Stadium: Alessio Romagnoli. Il classe ‘95 si accorderà con la sua squadra del cuore, la Lazio, lasciando un vuoto nella difesa rossonera. Il principale indiziato fu Sven Botman, centrale olandese che deciderà di accettare la corte del Newcastle, accasandosi al Newcastle. Da qui nasce l’idea di Japhet Tanganga, versatile difensore inglese del Tottenham. Un’operazione sempre basata su di un prestito con diritto di riscatto – simile al colpo che ha portato Fikayo Tomori a Milano – ma alla fine i rossoneri abbandoneranno la pista, chiudendo per Malick Thiaw. Ma questi non sono stati le uniche trattative mancate dal Milan per colpa del Tottenham.
IL RETROSCENA SU KULUSEVSKI - Mercato invernale 2022. Una nuova pista si apre per il Milan. Il reparto offensivo si può arricchire con Dejan Kulusevski, esterno svedese in uscita dalla Juventus. Le porte del club bianconero si sono ormai chiuse per il classe 2000, attirato ed intrigato dall’opzione di vestire la casacca rossonera. Un’operazione fattibile solo a titolo temporaneo, dato l’elevato costo del cartellino di Kulusevski, valutato intorno ai 40 milioni di euro. Un prestito oneroso a 3 milioni con diritto di riscatto. Un affare che i bianconeri declineranno con l’avvento del Tottenham: 10 milioni per una stagione e mezzo in prestito con obbligo di riscatto condizionato – qualificazione degli Spurs in Champions League e lo svedese che gioca più metà delle partite in Premier per almeno 45 minuti – a 35 milioni, più altri 9 milioni di bonus. Kulusevski vola a Londra e rinasce. Ma tra sondaggi e mancati affondi, il Tottenham, nell’ultimo mercato invernale, ha rischiato di fare un favore proprio ai rossoneri.
QUELL'INTRECCIO CON ZANIOLO - Il nome di Nicolò Zaniolo è stato il profilo più gettonato dell’ultimo mercato invernale. Accostato in Inghilterra a Bournemouth, Leeds ed Everton, anche il Tottenham ha sondato il terreno per il classe ‘99, prima di virare definitivamente su Arnaut Danjuma del Villarreal, ufficializzato il 25 gennaio. Un assist vero e proprio da parte degli Spurs che hanno dato strada libera al Milan per poter affondare il colpo sull’ex giocatore della Roma. Anche in questo caso, l’affondo di Maldini e Massara – complice quella mancanza di extra budget da parte della proprietà – non è arrivato e Zaniolo, a febbraio, è diventato un nuovo giocatore del Galatasaray. Intrecci, colpi mancati ed affari saltati. Milan-Tottenham è una sfida nella sfida. In attesa di martedì, in attesa del prossimo scontro di mercato.