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    Milan, Torres ora è un problema

    Milan, Torres ora è un problema

    Un'altra prova incolore, la seconda consecutiva. Il Milan si chiede che fine abbia fatto Fernando Torres, il grande colpo dell'estate rossonera, che si è trasformato in poche setttimane da valore aggiunto a oggetto misterioso. Tolta la buona prova nel secondo tempo di Empoli, il Nino diventato grande anche sabato contro il Chievo sembrava fosse atterrato su un pianeta alieno: impalpabile, fuori dal gioco, corpo estraneo di una squadra che non riesce ad esaltare le sue qualità. Non è un problema di condizione, al di là dei bla bla bla di rito lo spagnolo non è fuori forma, non è un problema di ruolo, visto che sia a Liverpool che a Londra con il Chelsea ha giocato da prima punta, eppure Torres, con questo Milan, sembra c'entrare davvero poco.

    DURO LAVORO - La prestazione ampiamente insufficiente con il Chievo è un segnale d'allarme da non sottovalutare, tutt'altro che gratuito. Il Milan ha fatto le sue cose migliori con Menez falso nueve, Inzaghi (anche per 'indicazioni' dall'alto) ha scelto nelle ultime due partite Torres, ma se questi sono i risultati non è da escludere che torni alle origini. A 30 anni il ragazzo di Fuenlabrada non ha più l'esplosività e la velocità del Calderon e di Anfileld ma le sue qualità non si discutono, ora è arrivato il momento di svoltare. O la panchina resta l'unica destinazione possibile.

     

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