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Milan: torna Niang, trema Luiz Adriano
NO ALLEGRI-BIS - Il passaggio al 4-3-3 e successivamente al 4-4-2 apre una voragine sulla corsia destra: Suso, Honda e soprattutto Cerci non danno garanzie sulla fascia e al Milan serve un giocatore bravo nell'uno contro uno e ad attaccare la profondità per dare qualità alla spinta offensiva. Niang ha già giocato largo a destra in rossonero: nel 2012-13 Allegri lo utilizzò a larghi tratti come esterno nel tridente con El Shaarawy e Balotelli, con risultati contrastanti. Questo però è un errore da non ripetere. L'esperienza a Genova e i lampi visti nelle amichevoli di questo pre-campionato hanno dimostrato come il francese classe '94 dia il meglio di sè al centro dell'attacco: maturato da un punto di vista mentale e cresciuto anche a livello atletico Mbaye ha ora il physique du role per giocare da centravanti, meglio se in coppia con un'altra punta.
CHI RISCHIA - Niang dunque soluzione in più per l'attacco, ancora a lungo privo di Menez e con Balotelli da tenere sotto continua osservazione perchè la pubalgia è un problema che non sempre viene risolto del tutto, e ora a tremare sono gli altri interpreti del reparto. Non rischia Bacca, che a suon di gol sta dimostrando di essere imprescindibile per il Milan, trema invece Luiz Adriano: il brasiliano ha deluso nelle ultime uscite da centravanti unico e Mihajlovic si sta convincendo di non poter affidare a lui le redini dell'attacco, anche se con Bacca a rischio per un affaticamento e Balotelli out non può ora fare a meno di lui. Questo con una disposizione a due punte, con il 4-3-3 a preoccuparsi sono anche gli esterni: fermo restando quanto scritto sopra, il tecnico serbo ha comunque spiegato più volte dall'inizio dell'anno che Niang può essere una soluzione anche per l'out di destra e visto lo scarso rendimento dei giocatori attualmente a disposizione non è da escludere che almeno fino al passaggio al 4-4-2 e all'acquisto di altri interpreti del ruolo Mbaye possa essere dirottato sulla fascia.
PRUDENZA - Si è detto che Niang sta per tornare, ovviamente il suo rientro in campo andrà gestito con oculatezza. La storia clinica del calcio è costellata di ricadute per impieghi troppo affrettati e proprio nel Milan c'è un precedente recente che consiglia grande prudenza a Mihajlovic: una frattura al piede non curata adeguatamente è costata a Stephan El Shaarawy molti mesi di stop e i rossoneri non intendono correre altri rischi. Da qui a metà novembre dunque Niang sarà valutato attentamente e alternerà lavoro tra campo e palestra per arrivare al meglio alla ripresa dopo la sosta: davanti un finale di 2015 che può dire tanto a Mbaye e al Milan, che in base alle sue condizioni e al suo rendimento potrà calibrare il prossimo mercato di gennaio.
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— M'Baye Niang (@MBaye9Niang) 22 Ottobre 2015