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    Milan, top e flop: Romagnoli perfetto, Calhanoglu una certezza. Male Locatelli

    Milan, top e flop: Romagnoli perfetto, Calhanoglu una certezza. Male Locatelli

    • Angelo Taglieri
    Il Milan vince la sua ultima partita nell'International Champions Cup. Contro il Barcellona basta la rete di André Silva, che al 92esimo batte ter Stegen. Fra i peggiori in campo prima del gol, il nuovo numero 69 rossonero regala la prima vittoria negli States a Gattuso. Vittoria che regala 3 promossi e 3 bocciati. E no, André Silva non c'è. Lo ha salvato 'la campanella'.

    I TOP

    ALESSIO ROMAGNOLI - Preciso, elegante, sempre puntuale. La fascia il braccio lo ha responsabilizzato, l’addio di Bonucci lo erge a leader difensivo. Concentrato dall’inizio alla fine, di testa le prende tutte. E in scivolata è bello da vedere. Oltre che, ovviamente, utile per la squadra. 


    HAKAN CALHANOGLU - Convince ancora da mezzala. Doppio lavoro svolto perfettamente: corre e recuperare, cuce e rifinisce. Ci prova anche da fuori, due volte con il destro, e impensierisce ter Stegen. La gamba c’è, la testa pure: il Milan di Gattuso è il Milan di Calhanoglu


    GIANLUIGI DONNARUMMA - Impreciso col Tottenham, sia tra i pali che coi piedi, risponde bene in entrambe le cose contro il Barcellona. Sempre pronto, non rischia mai la presa ma dà sicurezza al reparto anche sulle palle alte. Segnali di risveglio. 


    I FLOP 


    FABIO BORINI - Esterno offensivo atipico. Nel senso che non offende: in attacco non si vede quasi mai, se non quando conclude male l’occasione più ghiotta per i rossoneri nel corso del primo tempo. Solita corsa e sacrificio, ma non va dimenticato che è un attaccante.


    MANUEL LOCATELLI - Un muro, ma in senso negativo. Gli passi la palla e quella ti ritorna indietro. Mai propositivo, quando azzarda qualcosa sbaglia sempre. E Rafinha non lo prende mai. Decisamente meglio José Mauri, entrato al suo posto nella ripresa.


    ALEN HALILOVIC - Entra a 30 minuti dal termine, ma il croato non si vede mai. Deve entrare ancora nei meccanismi di Gattuso, si vede che al momento è un corpo estraneo. 

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