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    Milan, top e flop del Trofeo Berlusconi: Reijnders col cilindro, Pulisic incide. Sonno Tomori, Leao sprecone

    Milan, top e flop del Trofeo Berlusconi: Reijnders col cilindro, Pulisic incide. Sonno Tomori, Leao sprecone

    • Alessandro Di Gioia
    Il nuovo Milan di Stefano Pioli ha affrontato il Monza nel Trofeo Berlusconi, in vista dell'esordio in Serie A tra 13 giorni. Di seguito i top e i flop della sfida contro i brianzoli: 

    TOP:

    Christian PULISIC: parte a ritmi bassi, poi ingrana e sulla fascia destra diventa un fattore. Salta spesso Carlos Augusto ma tra i due è un duello rusticano: dopo un bello scambio con Giroud si rende protagonista dell'incursione decisiva per sbloccare il risultato, dato che viene steso da D'Ambrosio e conquista rigore. Poi lo sbaglia, ma sulla ribattuta segna la prima rete in rossonero: duttile e di gamba, può diventare l'alter ego di Leao dalla parte opposta.


    Tijani REIJNDERS: altro acquisto molto positivo, il migliore visto finora nelle amichevoli. Gioca di prima, a testa alta e con grande qualità: illumina più volte i compagni con passaggi filtranti degni di nota ma riconquista anche tanti palloni. Davvero un'impressione positiva destata dall'ex AZ, che ha grande tecnica e la mette in mostra, anche con un sombrero nel finale.

    Pierre KALULU: nel suo ruolo originario di terzino destro brilla e non poco. Sembra l'unico del Milan in campo in grado di crossare con grande qualità e in fase difensiva concede pochissimo. Pioli dovrebbe pensare di schierarlo dal 1' sulla fascia destra nell'esordio in campionato-


    FLOP:

    Fikayo TOMORI: commette la disattenzione decisiva nel gol del Monza, quando non segue il taglio di Colpani. In generale sembra spesso distratto, Pioli ha bisogno che torni quello dello scudetto, perché in questo stato là dietro il Milan non dorme sonni tranquilli.

    Rafael LEAO: spreca tante occasioni da gol, appare spesso superficiale e spesso calcia da posizioni impossibili. Per diventare leader serve un altro atteggiamento, anche nelle amichevoli. Questo l'ultimo salto di qualità che gli manca per diventare un fuoriclasse.

    Olivier GIROUD: lento e ancora indietro di condizione, non si vede mai tranne che nell’occasione dello scambio con Pulisic, che porta al rigore. Dà l’impressione di non essere l’attaccante ideale per questa squadra. 

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