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    Milan, Tomori: 'Voglio fare la storia. Qui ci hanno giocato Nesta e Baresi, impossibile dire no a Maldini'

    Milan, Tomori: 'Voglio fare la storia. Qui ci hanno giocato Nesta e Baresi, impossibile dire no a Maldini'

    • Daniele Longo
    Dopo essersi fatto conoscere con un'ottima prestazione nel derby, Fikayo Tomori si è concesso alle domande dei cronisti per la presentazione ufficiale come nuovo giocatore del Milan.

     SUI PRIMI GIORNI AL MILAN: "Sono molto felice di essere qui. Siamo in un momento positivo, voglio dare tutto il mio contributo. Darò tutto in campo con grande voglia e determinazione". 

    SUI TANTI GIOCATORI EX PREMIER LEAGUE NEL DERBY: "Anche in Premier le partite sono giocate con grande aggressività. I derby sono sempre partite molto intense". 

    SULLA SCELTA DEL MILAN: "Al Milan hanno giocato tanti grandi difensori come Maldini, Nesta e Baresi. Voglio far parte della storia del Milan, fin dal primo giorno ho respirato la tradizione di questo club. Sono convinto di aver preso la decisione giusta a venire qui, voglio partecipare ai successi del Milan".

    SE CREDE ALLO SCUDETTO: “Si certo. Sono arrivato qui con la squadra in cima alla classifica, lo scudetto è un obiettivo in cui tutti noi crediamo. Il Milan ha vinto tantissimi trofei e lo scudetto sarebbe un altro titolo da aggiungere. Ci dobbiamo credere e non dobbiamo avere paura di parlarne. Voglio contribuire a tutto questo”.

    SULLA CHIAMATA DI MALDINI E L'ESONERO DEL SUO MENTORE LAMPARD: “Quando mi ha chiamato Maldini non ho avuto dubbi, sappiamo tutti che è stato il più grande difensore. Quando il mio procuratore mi diceva che mi cercava Maldini non ci ho pensato due volte. Lampard è stato il mio mentore, ho giocato al Chelsea da quando avevo 7 anni, ma non si può dire se mi sento più vicino o lontano. Ora sono al Milan e sono concentrato a fare bene per il club”.

    SUL PASSAGGIO DALLA PREMIER LEAGUE ALLA SERIE A: “Sono venuto qui in Italia e nonostante la barriera linguistica mi hanno aiutato tutti. E’ stato un adattamento molto facile. Ho sempre desiderato fare un’esperienza nuova fuori dall’Inghilterra. Mi ha sempre attratto andare in un altro paese. L’Italia è il posto migliore per crescere sia come calciatore che come persona”.

    SULLE DIFFERENZE CON IL CALCIO INGLESE: “Sapevo che avrei trovato delle differenze tattiche rispetto al calcio inglese, sempre molto basato sull’attacco e intenso. Qui devo pensare a dove posizionarmi nel campo e non devo agire d’istinto. Mi voglio evolvere dal punto di vista calcistico, sono pronto ad imparare per migliorarmi. Non c’è posto migliore di questo”.

    SUL CAMBIO DI TENDENZA RISPETTO AL PASSATO CON TANTI GIOCATORI INGLESI CHE LASCIANO LA PREMIER: "E' una cosa positiva. Anche in Inghilterra si inizia a pensare che non esiste solo la Premier. Prima gli inglesi non erano molto propensi ad andare all'estero, mentre può essere importante fare esperienza all'estero". 

    SUI PRIMI ALLENAMENTI IN ROSSONERO: "E' stata una bella sensazione allenarsi con grandi giocatori come Ibra e Mandzukic. Con loro posso imparare tanto, sono pronto anche ad imparare dalla loro personalità. Voglio migliorare e imparare tanto da questi grandi giocatori". 

    SU COSA PROVA A GIOCARE IN UN CLUB FONDATO DA UN INGLESE: "E' una bella cosa questa. E' stimolante. Voglio dare il meglio per questo club. Voglio convincere il mister ad avere fiducia in me. ". 

    SUL GIOCARE CON ROMAGNOLI: "Giocare con Romagnoli è stato bello, spero che potremo giocare tante partite insieme. Io non parlo ancora l'italiano, quindi la comunicazione non è semplice, ma speriamo di fare grandi cose". 

    SU COSA GLI HA DETTO THIAGO SILVA DEL MILAN: "Ho parlato con lui ma anche con altri giocatori che hanno giocato in Italia come Jorginho, Emerson e Kovacic. Thiago mi ha rassicurato, ha detto bellissime cose. Anche gli altri mi hanno detto cose positive sia sulla Serie A che sul Milan". 

    SULL'AFFETTO DEI TIFOSI DEL CHELSEA: “Sono stato contento di questo affetto dovuto probabilmente al fatto che ho cercato di dare sempre il meglio al Chelsea. Questo è l’obiettivo anche al Milan, fare bene e contribuire alle vittorie della squadre”.

    SULLA RIVALE SCUDETTO: “Noi siamo qui per vincere lo scudetto, non dobbiamo avere paura. Sono molte le squadre che vogliono raggiungere l’obiettivo, ma dobbiamo concentrarci su noi stessi. Non è una battaglia solo contro una squadra, tutte le squadre ambiscono a dare il massimo. Dobbiamo cercare di non sentire troppo la pressione dal punto di vista mentale”.

    SUL RUOLO IN CAMPO: “Direi che io non presto attenzione alle posizioni. Dove devo giocare gioco. Ascolto quello che mi dice il mister e sono pronto a giocare nella posizione migliore. La mia ambizione principale è di fare bene a prescindere dalla posizione”.

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