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    Milan, tegola Caldara: solo 14 gare nel 2018. Ecco dove è iniziato il calvario

    Milan, tegola Caldara: solo 14 gare nel 2018. Ecco dove è iniziato il calvario

    • Emanuele Tramacere

    “Caldara lo perderemo per un paio di mesi, ha avuto un problema al gemello mediale, è una stagione maledetta, ci dispiace per lui”. Una nuova tegola, un fulmine in un cielo che sereno non lo era già da un po'. Mattia Caldara si ferma ancora o, meglio, continua ad essere nella lista degli indisponibili di Gennaro Gattuso che in conferenza stampa post-gara vinta contro la Sampdoria ha confermato come il centrale classe '94 stia vivendo una stagione, ma sarebbe meglio dire un'annata, maledetta. Sì perché il 2018 di Caldara è costellato da problemi fisici.


    2070 MINUTI OUT - 12 partite saltate con l'Atalanta fra gennaio e aprile, 11 partite saltate con il Milan fino ad oggi per un totale di 2070 minuti saltati per infortunio a cui si aggiungeranno almeno altre 10 gare fuori dall'11 titolare fra campionato, coppa Italia ed Europa League considerando Natale come la data più probabile di rientro. Numeri importantissimi soprattutto se confrontati con quelli in cui Caldara ha potuto scendere in campo da titolare proprio considerando gennaio 2018 come data di partenza: soltanto 1255 minuti di cui solo 90 con la maglia del Milan.

    L'INIZIO DEL CALVARIO - Ma come è iniziato il calvario del centrale bergamasco? I primi sintomi di un problema muscolare importante sono arrivati a novembre 2017, non convocato nella gara contro l'Inter per un problema muscolare non specificato dalla formazione orobica. Un problema tornato poi prepotentemente a gennaio 2018 e che ha costretto Caldara a rimanere ai box fino a metà aprile. Gasperini, anche grazie ad una serie di panchine consecutive era riuscito a far rientrare il problema che, però, si è ripresentato in allenamento in questo inizio di stagione a Milanello, dopo il passaggio di mercato che lo ha portato prima dall'Atalanta alla Juventus e poi al Milan. Un problema alla parte bassa della schiena che ha costretto Gattuso a non convocarlo proprio contro l'Atalanta. Un infortunio a cui ha fatto seguito il principio di pubalgia evidenziato dall'allenatore calabrese nelle conferenze stampa successive e che, probabilmente per compensazione, ha portato al problema ben più grave al polpaccio di questi giorni. Per un calvario che sembra senza fine, ma che può essere ricondotto ad un unico filo conduttore. Se il Milan rivorrà il Caldara tanto ammirato a Bergamo e, soprattutto, pagato (tanto) nell'operazione che ha portato in rossonero Higuain, questa volta non potrà avere fretta. Caldara dovrà recuperare al 100%, per evitare ulteriori e nuovi problemi.


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